Difficoltà e riscatti, momenti brutti e altri belli, classifica sempre precaria ma un lieto fine a spazzare via tutto il resto: la stagione del Monopoli è stato un concentrato di tutto questo.
Che il campionato fosse destinato a essere differente dagli ultimi di altissimo livello disputati, lo si era compreso fin da subito: nessun successo e appena quattro punticini racimolati nelle prime otto giornate, con tanto di direttore sportivo Pelliccioni sollevato dal suo incarico e sostituito da Chiricallo, al rientro in terra monopolitana; a rischiare grosso è anche mister Tomei, scelto in estate dal club con una mossa da molti considerata azzardata, ma la netta vittoria conquistata al Veneziani contro la Virtus Francavilla alla nona giornata cambia tutto. Il Gabbiano infila una serie di sei risultati utili consecutivi, con quattro affermazioni e due segni X, e si tira fuori dalla zona calda, prima che la sconfitta sul campo del Sorrento di fine novembre faccia nuovamente crollare tutte le certezze acquisite: da lì arrivano altri tre passi falsi consecutivi e questa volta la società opta per l’esonero dell’allenatore abruzzese. Al suo posto arriva Taurino che però si ritrova a dover gestire una fase di totale rivoluzione: a gennaio infatti salutano Starita e Vassallo, capitano e vicecapitano, ma in compenso approda in Puglia, tra gli altri, un giocatore di grande prospettiva come Tommasini.
L’avvio del girone di ritorno, anche in ragione di ciò, è completamente da dimenticare: sei k.o. nelle prime otto e una situazione che sembra andare verso il declino più totale. Poi è di nuovo la sfida alla Virtus Francavilla a cambiare il corso delle cose: i biancoverdi pareggiano alla Nuovarredo Arena e di lì in avanti non si fermano più inanellando una serie totale di quattro pareggi e di quattro successi. Tutto è bene quel che finisce bene, si dirà. E invece no, perché gli zero punti conquistati contro Taranto e Crotone rendono inevitabili i playout contro lo stesso Francavilla, una costante della stagione di Viteritti e compagni, e l’1-1 subito all’ultimo minuto in terra imperiale e il provvisorio vantaggio ospite al Veneziani nella gara di ritorno sembrano lasciar presagire il peggio. A tempo quasi scaduto, però, nell’ennesima discesa di un’altalena di emozioni infinita, arriva il colpo di testa di Tommasini, l’uomo della provvidenza, a far esplodere la gioia. Per una permanenza in C sudata ma alla fine nel complesso meritata.
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