La Cittadella della Carità di Taranto è stata al centro delle audizioni svoltesi su richiesta di alcuni consiglieri del Tarantino, durante la seduta congiunta della VI e della III commissione. La struttura sanitaria, che offre 80 posti di RSA, 54 posti letto in Casa di cura e un poliambulatorio, dà lavoro a 150 persone ed è ora a un punto di svolta critico.
I rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Cisl, Fials e Ugl, insieme alla task force per l’occupazione, il dipartimento regionale e i rappresentanti della Fondazione, hanno discusso la possibilità di affittare il ramo d’azienda a Soave Sanità, controllata dalla Neuromed, mantenendo i livelli occupazionali e procedendo con la voltura degli accreditamenti.
Tuttavia, secondo Mauro Nicastro, dirigente della Sezione Strategia e Governo dell’offerta del Dipartimento Salute della Regione Puglia, questo passaggio non sarà facile.
Dopo la sospensione dell’accreditamento sanitario della struttura a causa di violazioni rilevate dai vigili del fuoco, è necessario risolvere formalmente la questione della possibile revoca dell’accreditamento. Il presidente del CdA, Salvatore Sibilla, ha assicurato che gli adeguamenti richiesti sono stati effettuati nei tempi specificati. Ora spetta al Dipartimento verificare tali interventi.
Nicastro ha spiegato che ci sono ulteriori aspetti relativi all’autorizzazione, come previsto dalla legge 9 del 2017, tra cui la possibile decadenza dell’autorizzazione per violazioni degli obblighi retributivi e contributivi. La Fondazione Cittadella ha recentemente presentato una proposta concordataria e si è impegnata a trasmettere un piano strategico di sviluppo.
Nonostante sia stata annunciata la cessione del ramo d’azienda, il Dipartimento non ha ancora ricevuto documenti ufficiali che permettano la voltura dell’accreditamento, e li attende per procedere.
I commissari hanno richiesto documenti e bilanci della Cittadella della Carità per comprendere a fondo le cause della crisi economica. Il rappresentante di Soave Sanità ha espresso disponibilità a investire e procedere con l’acquisizione, chiedendo chiarezza e celerità. In caso di impedimenti, Soave ha già pronte altre soluzioni.
La seduta si è conclusa con la richiesta di un tavolo tecnico immediato per risolvere tutte le questioni legate al possibile subentro di Soave con la voltura dell’accreditamento sanitario.
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