CERIGNOLA – Da quasi due anni, ormai, a Cerignola il nome di Galo Capomaggio è diventato sinonimo di certezza. Arrivato dal Fasano nell’estate del 2022 come miglior centrocampista emergente del Girone H di Serie D, senza mai aver giocato tra i pro e con freschi precedenti in Eccellenza e Promozione, questo semisconosciuto argentino si è trasformato nel vero top player dell’Audace con prestazioni da fuoriclasse della categoria ed attirando le attenzioni delle big e dei club di cadetteria. I numeri: 67 presenze in gialloblù condite da 6 gol ed un rendimento da gigante. Indispensabile prima per Pazienza, da centrale nel terzetto di difesa, poi per Tisci ed anche per Raffaele in cabina di regia. Ultima stagione chiusa a 28 apparizioni e 3 reti, non senza problemi ed interruzioni di diversa natura: un mese e mezzo di stop, tra ottobre e dicembre, per un problema alla testa rimediato contro l’Avellino, due gare saltate per squalifica ed un altro mese di assenza, tra marzo e aprile, per un grave lutto famigliare in Argentina. Nonostante ciò, parliamo di un’altra stagione con i fiocchi: Capomaggio, considerato anche il suo grande attaccamento alla piazza ofantina, rappresenta qualità, sostanza, personalità, versatilità, ma da adesso anche una componente importante sul mercato. L’ex Fasano è un altro tassello del capolavoro Audace degli ultimi tre anni, basato sulla valorizzazione di calciatori inizialmente di basso profilo, esplosi poi nel corso del tempo. Il modus-operandi dell’Audace, al di là di quello che sarà il futuro del direttore sportivo Di Toro, è chiaro: sulla falsariga di Achik e D’Ausilio, senza chiaramente sapere ciò che accadrà, il centrocampista albiceleste sarà uno degli uomini più chiacchierati dell’estate. Per l’Audace si tratta del vero fuoriclasse, il futuro però è ancora tutto da scrivere.
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