I Carabinieri Forestali, forti di un’esperienza ultra decennale, sono sempre attenti nella verifica delle misure di prevenzione per proteggere le aree boschive dagli incendi estivi. In provincia di Lecce, il Gruppo Carabinieri Forestale, con i nuclei di Lecce, Gallipoli, Maglie, Otranto e Tricase, ha iniziato dal 1° giugno 2023 un pattugliamento capillare per verificare eventuali violazioni, soprattutto nelle aree forestali.
La Legge Regionale n. 38 del 2016 stabilisce il 31 maggio come termine ultimo per completare le opere di difesa sul campo. Proprietari e conduttori di terreni devono effettuare lavorazioni del terreno per almeno 15 metri lungo il perimetro, eliminando la vegetazione erbacea che potrebbe propagare incendi.
Queste misure valgono anche per le fasce di protezione nei terreni a pascolo e per la manutenzione dei viali tagliafuoco, oltre che per scarpate stradali e ferroviarie, sponde di canali e tracciati di acquedotti.
Anche villaggi turistici e campeggi devono rispettare l’obbligo per proteggere i turisti. Dal 1° giugno al 30 settembre è vietato bruciare residui vegetali derivanti da attività agricole, pena sanzioni che vanno da 833 a 1.600 euro. In caso di incendio boschivo causato da mancata prevenzione, il proprietario o gestore è punibile con la reclusione da 2 a 5 anni, aumentata da 6 a 10 in caso di dolo, come previsto dal decreto legge del 10 agosto 2023.
Nonostante Lecce sia agli ultimi posti in Italia per superficie boschiva, possiede importanti complessi forestali come la Pineta di San Cataldo, l’Oasi delle Cesine e il Bosco di Rauccio.
Il 25 luglio del 2023, la pineta di San Cataldo ha subito un devastante incendio che ha distrutto oltre 40 ettari. Altri incendi significativi hanno colpito la zona di Rottacapozza-Torre Mozza a Ugento e quella di Lido Conchiglie a Gallipoli.
La prevenzione è fondamentale per la sicurezza delle aree, eliminando la vegetazione secca che potrebbe alimentare incendi. In Salento, la maggior parte degli incendi sono causati da fuochi accesi imprudentemente su cigli stradali, cumuli di rifiuti e terreni abbandonati, come uliveti colpiti dalla Xylella. Solo sviluppando una cultura della prevenzione si potrà garantire la sicurezza delle aree boschive. I Carabinieri Forestali sono in prima linea ogni anno per difendere l’ambiente naturale e la sicurezza dei cittadini.
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