BRINDISI – Piero Bucchi torna alla guida dell’Happy Casa Brindisi dopo otto stagioni, l’ex coach di Sassari è stato scelto dalla società per centrare al primo tentativo il ritorno in Serie A dopo la stagione appena conclusa e che ha visto i brindisini retrocedere in A2. Coach Bucchi è l’artefice dell’ultima promozione in massima serie dell’Happy Casa Brindisi nella stagione 2011/2012, in cui arrivò anche la storica vittoria della Coppa Italia di Lega Due. Un quinquennio sulla panchina biancoblu terminato nel 2016. Per lui un contratto biennale.
Il presidente Nando Marino inaugura la conferenza stampa di presentazione: “Non pensavo di trovare tutte queste persone in un sabato pomeriggio afoso ed a venti giorni da una cocente delusione. Subito dopo quella partita abbiamo pensato immediatamente che questa storia avrebbe meritato una ripartenza veloce. La prima telefonata l’ho fatta ad un amico, Piero Bucchi, che ho continuato a sentire in tutti questi anni. Abbiamo vissuto momenti gloriosi, come quello pre-Covid, e momenti complicati, la stima reciproca non è mai mancata. Bucchi torna a Brindisi con la “cazzimma” giusta per riportarci in Serie A, gli faccio il mio in bocca al lupo”.
Presente anche il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna: “Sono felice che coach Bucchi sia tornato con noi, sono vicino insieme a tutta l’amministrazione al progetto dell’Happy Casa Brindisi, un progetto che va oltre lo sport. Brindisi è la stella del sud, con tutto il rispetto per le altre piazze, e dovremo continuare ad esserlo”.
Le prime parole di Piero Bucchi: “Non vengo a cuor leggero come dodici anni fa, ho un grande senso di responsabilità nei confronti di questa piazza e di questo progetto. È una nuova sfida che mi ha richiesto una riflessione profonda, sono convinto che possa essere un’altra bella cavalcata. Il presidente mi aveva proposto un triennale ma voglio tornare in Serie A entro i primi due anni, se non ci riesco me ne vado di mia spontanea volontà. Se tutto andrà bene prolungheremo il matrimonio, ora dobbiamo essere protagonisti. Nando mi ha chiamato subito dopo la retrocessione, ora dobbiamo ripartire. Oggi siete tanti e siete bellissimi, con il vostro calore dobbiamo tornare a vincere”.
Per il tecnico si tratterà di una stagione dalle mille insidie: “Il campionato di A2 mi sembra molto competitivo, chi non salirà in A1 avrà la nostra stessa ambizione. Sarà una stagione lunga, un po’ come se giocassimo le coppe, ci vorrà perciò una rosa profonda e capace di resistere alle varie difficoltà del percorso, 38 partite sono veramente tante. La priorità sarà trovare degli italiani buoni, poi in caso di opportunità punteremo a trovare degli americani che facciano al caso nostro. Stiamo pensando di affidare il ruolo di play maker ad un americano”.
Situazione completamente diversa rispetto al suo primo approdo in Puglia: “La società è cresciuta e non è la stessa di dodici anni fa, dopo anni di Serie A e di esperienze europee c’è una struttura più solida. C’è tanta esperienza, sarà un approccio più semplice”.
L’organico attuale come punto di partenza per Bucchi: “Valutiamo i ragazzi che sono ora a disposizione, siamo in una fase di studio, i giocatori che sono qua sono di valore. Intanto sono molto contento dello staff tecnico, oggi mettiamo nero su bianco e cominciamo a lavorare”.
Il messaggio di coach Bucchi ai tifosi brindisini, con un pensiero rivolto al recente passato: “Sono felicissimo di rivedervi, vogliamo sentire il vostro affetto, restiamo tutti uniti. Saluto intanto gli amici di Sassari e la società, non è finita come volevo ma i momenti belli hanno prevalso su quelli negativi”.
Il presidente Nando Marino torna sulla questione relativa al nuovo assetto societario: “Non ci sono novità sull’assetto societario, chiunque voglia entrare in società per darci una mano trova le porte aperte, Brindisi può andare avanti soltanto con unità d’intenti. Stiamo cercando di creare un consorzio di aziende per rinforzare la base economica ed innalzare il budget, la raccolta pubblicitaria prosegue benissimo con Andrea Fanigliulo che è un fuoriclasse nel settore. Puntiamo a raggiungere quota 30 aziende, almeno cinque di queste sono già di fuori provincia. Un noto commercialista locale, che abbiamo incontrato ieri, sta ponendo le basi per questa rivoluzione dello statuto della New Basket, siamo convinti di poter dare a disposizione le migliori risorse per l’allestimento sul mercato di questa squadra. Saranno 38 battaglie e sarà fondamentale trovare degli uomini che creino un gruppo a differenza di quanto accaduto quest’anno”.
Il vice presidente Mino Distante tranquillizza tutta la città aggiungendo: “Saremmo dei folli a non aprire le porte a chi voglia sostenere questa causa, siamo disposti a tutto pur di far proseguire il basket a Brindisi. I tifosi che non pensavano potesse esserci un futuro stiano assolutamente tranquilli”.
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