Martina-Nardò, stando a quanto decretato dalla classifica dopo le 34 giornate di regular season, è la finale più giusta alla quale potessimo assistere. La cornice della gara più importante dei playoff sarà inoltre impreziosita da un gemellaggio indissolubile tra le due tifoserie, che ormai da due anni non perdono l’occasione di manifestarlo ogni qual volta ne hanno l’occasione, che sia al Tursi o al Giovanni Paolo II. Il Nardò arriva a questa finale playoff da “campione in carica”, avendo vinto lo scorso anno la finale con il Barletta. Questa volta i granata scenderanno però in campo lontano dal Salento, contro un’altra compagine promossa nel 2022. Il biennio del Martina in Serie D è stato infatti un crescendo esponenziale: dall’ottavo posto della passata stagione da neopromossi dopo il successo nei playoff nazionali di Eccellenza, al secondo posto di quest’anno, con il salto di categoria che con un po’ di fortuna potrebbe diventare più di un semplice sogno. Lo stesso salto che il Nardò è arrivato a tanto così dal farlo non più di 365 giorni fa. Il campionato 23/24 vedeva il Toro partire come grande favorita ai nastri di partenza proprio per questo motivo, ma i piani sono andati via via rovinandosi strada facendo. Il piazzamento sul podio ed il successo con la Fidelis Andria in semifinale hanno però messo la tifoseria neretina nelle condizioni di sperare in ciò che fino a metà marzo sembrava ormai definitivamente perso. In campo domenica alle 18 in Valle d’Itria due compagini intenzionate a chiudere nel migliore dei modi la propria stagione. Il resto si vedrà.
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