Nella giornata di martedì 14 maggio, le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I due soggetti coinvolti sono accusati di detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e concorso nel tentato omicidio di Vito Bruno Lanza, avvenuto a Foggia il 17 ottobre 2015, reati aggravati dal coinvolgimento mafioso.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Foggia sotto la coordinazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno portato a identificare i responsabili dell’agguato.
Grazie anche alle testimonianze dei collaboratori di giustizia, si ritiene che i due arrestati fossero il mandante e l’autista dell’auto utilizzata nell’attacco. I due esecutori materiali erano già stati fermati e condannati in via definitiva dalla Squadra Mobile di Foggia.
L’episodio è stato ricondotto alla rivalità tra due fazioni mafiose, la batteria “Sinesi – Francavilla”, affiliata ai due arrestati, e la batteria “Moretti – Pellegrino – Lanza”, cui apparteneva la vittima.
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