CERIGNOLA – Lo 0-0 costato l’eliminazione dai playoff a Caserta non cancella l’ottimo finale di stagione del Cerignola. L’11 marzo, giorno in cui Raffaele è salito al timone, sembra più lontano che mai: il tecnico siciliano ha ereditato una squadra appiattita, in crisi d’identità, non ancora salva e nel mezzo di un digiuno da vittorie, ben nove partite, senza precedenti nell’era Grieco. Un minipercorso step by step: prima la certezza di non doversi guardare le spalle, poi lo scatto playoff, culminato con il derby vinto allo “Zaccheria”, prima dell’appendice terminata con rammarico ma anche tanto orgoglio e senza sconfitte davanti ai 4000 del “Pinto”. L’obiettivo a breve termine, quello di dare un senso a questa stagione, è stato ampiamente raggiunto, l’Audace Cerignola ha consolidato la propria posizione terminando ancora tra le prime sette e raggiungendo per il secondo anno su due il secondo turno dei playoff. Ora però servirà rafforzare le basi poste per il prossimo campionato.
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