Con la lectio magistralis di Giulio Prosperetti, vice presidente della Corte Costituzionale, nella sala del Consiglio Provinciale di Palazzo dei Celestini a Lecce cala il sipario sul ciclo di incontri dedicati alla Costituzione Italiana iniziati nell’anno del suo 75° anniversario su iniziativa della sezione locale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani in collaborazione con un comitato scientifico-organizzativo. L’iniziativa, promossa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, dalla Provincia di Lecce e dall’UGCI, é patrocinata da Regione Puglia, Comune di Lecce e Università del Salento. Ha presieduto l’incontro, coordinato dall’avvocato Elio Perrone, decano del Foro di Lecce e delegato regionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, il vice presidente della provincia di Lecce, Fabio Tarantino. Alla presenza, tra gli altri, del Prefetto di Lecce, Luca Rotondi, dell’ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università del Salento Vincenzo Tondi della Mura, dell’avvocato Annarita Marasco, vice presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce e del Procuratore generale della Corte d’Appello di Lecce, Antonio Maruccia. Al declino del diritto e alla crisi di legalità che serpeggiano in Italia da anni, la Costituzione rimane non solo il baluardo contro il rischio di disgregazione sociale ma anche la bussola che indica la rotta e scongiura il naufragio nelle secche del senso di vuoto, dell’insofferenza verso le regole giuridiche, delle diseguaglianze e della mancata parità di genere. La Costituzione pertanto rimane legata al concetto di giustizia anche se ormai è facile cogliere sempre più l’ingiustizia, le discriminazioni, scaturite dalle diseguaglianze sociali, lo sfruttamento, le limitazioni di libertà e di pensiero, l’indifferenza verso le situazioni di sofferenza e precarietà della vita. Per questo l’obiettivo da perseguire rimane quello di una Costituzione sociale, etica che pensa al bene della sua comunità con lo sguardo rivolto al principio di solidarietà e al rispetto della dignità della persona. Nel corso dell’incontro è stato sollecitato l’impegno a non limitarsi solo alle belle parole, ma a compiere fatti onde evitare che qualcuno pretenda di sopraffare gli altri come purtroppo sempre più spesso accade. A vigilare sul rispetto e la compatibilità dei principi sanciti dalla Carta non solo a livello normativo ma anche a livello dei comportamenti tenuti dalle istituzioni c’è la Corte Costituzionale pronta a difendere a spada tratta la Costituzione che rimane il sale della democrazia.
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