BARLETTA – È arrivata la retrocessione sul campo, ma adesso comincia un nuovo campionato. Il Barletta è in Eccellenza ed è subito chiamato a ripartire, in tempi brevi, per programmare la risalita sul campo o d’ufficio. La proprietà biancorossa, di cui è ancora detentore Mario Dimiccoli, dovrà fare le sue valutazioni sul futuro del club, dopo la trasformazione in SSD risalente a metà marzo.
Ad affacciarsi dalle parti di via Vittorio Veneto è Francesco Agnello, che avrebbe formulato una prima proposta per rilevare la società. I primi contatti risalirebbero già alle scorse settimane, con l’imprenditore originario di Torre Annunziata che avrebbe inviato una PEC con due diverse offerte, una per il Barletta salvo in Serie D ed un’altra in caso di retrocessione, avvenuta, in Eccellenza.
Attesa per la risposta da parte della proprietà, che anche dopo la trasformazione in SSD ha ancora in Salvatore Vaccariello il presidente effettivo e in Mario Dimiccoli il presidente onorario. Agnello, imprenditore impegnato nel settore della distribuzione di bevande e alimentari, avrebbe l’obiettivo di rilevare il 100% della società e potrebbe riaggiornarsi nelle prossime ore direttamente con l’attuale patron biancorosso.
Restano alla finestra, invece, le altre ipotesi: da escludere l’opzione dell’imprenditoria barese e di Onofrio Lopez. L’ex presidente del Monopoli, secondo le ultime indiscrezioni, era stato nuovamente accostato al Barletta per via di un presunto contratto preliminare sottoscritto con l’attuale proprietà per la cessione del club. Contattato telefonicamente, l’ex patron biancoverde ne ha smentito categoricamente l’esistenza. Sullo sfondo resta l’imprenditoria locale, con Francesco Divittorio e Michele Dibenedetto che potrebbero compiere un passo in avanti dopo la chiusura della stagione sul campo.
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