“Dopo quanto accaduto a Foggia durante il concerto del 1 maggio, in cui si è assistito a uno spettacolo a dir poco indecoroso da parte di un rapper contro la premier Meloni, mi aspetto che la segretaria del Pd Elly Schlein si faccia sentire. Il rispetto della persona, in particolare della donna, è un principio che deve valere sempre e per tutti, a maggior ragione per una rappresentante delle istituzioni perché siamo in una democrazia. Le penose e ambigue scuse del presunto artista si sono basate su una giustificazione di carattere politico su cui occorre una posizione politica”. A dichiararlo in una nota è Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.
“Insulti volgari e sessisti, accuse stantie prive di senso: quanto accaduto ieri, sul palco del concerto del 1° maggio a Foggia, è un grave affronto nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. È inammissibile che si debba assistere a simili episodi senza che tutte le forze politiche, comprese quelle di sinistra, spendano una parola di condanna. Restare indifferenti è pericoloso. Esprimo solidarietà al presidente Meloni”. Lo dichiara in una nota la senatrice Ester Mieli di Fratelli d’Italia e responsabile nel partito del dipartimento Pari opportunità e politiche contro ogni forma di discriminazione.
“La fisima femminista di farsi chiamare assessora, sindaca, etc. dimostra, ancora una volta, la propria inconsistenza. Un rapper è salito sul palco di un concerto per il 1° maggio a Foggia e ha insultato in modo estremamente volgare il presidente Giorgia Meloni. Era presente, tra gli altri, il vice-presidente della Regione Puglia, l’evento era organizzato dai sindacati, eppure finora da sinistra non è ancora arrivata una parola di condanna da parte delle esponenti femminili. Costoro vogliono modificare il lessico italiano, ma non è così che si difendono le donne”. A dichiararlo in una nota è Elena Leonardi, senatrice di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere.
“Sono da condannare fermamente gli insulti sessisti pronunciati da uno pseudo rapper durante il concerto del primo maggio a Foggia contro il presidente Meloni. Stereotipi violenti, sessisti e discriminatori sono inaccettabili se pronunciati in qualsiasi contesto, ma sono ancora più deprecabili se vengono urlati dal palco di una kermesse pubblica, nascondendosi a posteriori dietro a fantomatiche quanto insistenti motivazioni artistiche. Chiunque si esprima in modo offensivo deve essere condannato senza esitazione ed è deludente l’assenza di una presa di posizione chiara e tempestiva da parte dei rappresentanti istituzionali presenti all’evento. Attendiamo di sapere cosa ne pensa il segretario del Pd, Elly Schlein, di queste ingiurie che offendono tutte le donne, indipendentemente dall’appartenenza politica”. Lo dichiara Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“Indecente e vergognoso è il silenzio complice dei rappresentanti istituzionali della sinistra, tutti schierati davanti al palco del concerto del primo maggio di Foggia, dove un rapper ha pronunciato indicibili insulti sessisti contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le scuse arrivate dal cantante sono però quasi peggiori delle offese. Che il sedicente artista continui ad evocare lo spettro del fascismo, non è una sorpresa ma la verità è che, nascosta dietro l’antifascismo, si cela una volgarità di bassa lega e violenti stereotipi contro le donne: è questa la natura della sinistra? Resta inaccettabile che sia tollerato un linguaggio becero e ingiurioso contro il presidente del Consiglio, a maggior ragione durante un evento organizzato dal Comune di Foggia. Ancor più grave che a tali volgarità non sia seguita una parola di condanna o presa di distanza da parte di nessun esponente di sinistra, né locale, né regionale né nazionale, e neanche dai rappresentanti istituzionali che hanno organizzato l’evento”. Lo dichiara Giandonato La Salandra, in una nota il deputato di Fratelli d’Italia.
“Sono sconcertanti gli insulti sessisti che un rapper ha destinato a Giorgia Meloni ieri dal palco del concerto del primo maggio a Foggia. Spero vivamente che tutti i partiti condannino quanto accaduto e che il responsabile chieda scusa. È ignobile che un cantante esprima opinioni di una violenza inaudita nei confronti del presidente del Consiglio. Evocare per l’ennesima volta il fascismo per descrivere l’operato politico di questo governo poi è fuori dal mondo. A rendere ancora più grave la vicenda è il silenzio delle istituzioni comunali e regionali che erano presenti e non hanno proferito parola. Esprimo solidarietà e vicinanza al nostro premier”. Lo dichiara Ignazio Zullo, senatore pugliese di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Lavoro di Palazzo Madama
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