“Leggo alcuni lanci di agenzie stampa in cui si fa riferimento a una mia presunta indisponibilità all’audizione presso la commissione parlamentare antimafia. La circostanza è falsa e rappresentata malevolmente. A tal fine, avevo inviato, fortunatamente, una lettera alla presidente della commissione Antimafia alla quale chiedevo di tenere distinta la mia audizione con il dibattito in Consiglio regionale sulla sfiducia per evitare la strumentalizzazione dell’atto istruttorio parlamentare con l’attività del consiglio regionale, per evitare manovre mediatiche che vedo puntualmente si stanno verificando”. Lo dichiara Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, a proposito delle polemiche divampate alla sua richiesta di rinviare l’audizione in Antimafia per via di impegni politici delicati.
Nella lettera inviata alla Commissione Antimafia, Emiliano precisa di avere appreso “dalla segreteria della commissione della volontà di procedere alla mia audizione nelle date alternative del 7, 8 o 9 maggio. Il 7 maggio, purtroppo, è prevista la seduta del Consiglio regionale nella quale si comincerà a trattare la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nei miei confronti”.
“Tale circostanza rischia di creare una involontaria connessione, ribadisco pur senza volontà di alcuno, tra la mia audizione e il dibattito consiliare sulla fiducia – spiega il presidente della Puglia nella sua missiva -. Credo che sia dovere di tutti evitare una commistione tra le necessità istruttorie della Commissione e la dinamica consiliare immediatamente precedente e successiva al voto di fiducia. Anche al fine di evitare strumentalizzazioni politiche, sempre possibili da parte della maggioranza o della opposizione, di una così importante audizione”.
“Sento quindi la necessità istituzionale di preparare e gestire successivamente l’esito della mozione di sfiducia tenendola ben distinta dalla mia audizione in Commissione Antimafia. Gioverebbe alla serenità di tutti il fatto che io possa affrontare l’audizione in Commissione Antimafia in tempi e modi significativamente distinti dalla mozione di sfiducia. Salvo che non esistano esigenze oggettive di estrema urgenza che, alla luce delle mie conoscenze, non sembrano sussistere. Ne consegue la mia richiesta di potere rinviare la mia audizione a un tempo e a un contesto che escluda il rischio sopra paventato. Eviteremmo così strumentalizzazioni precedenti e successive alla seduta del Consiglio Regionale”, continua Emiliano.
“La serenità della importantissima seduta di Consiglio regionale va assicurata anche con la collaborazione della Commissione Antimafia, il cui scopo, questo lo so bene, non è certo quello di amplificare la polemica politica connessa alla discussione della mozione di sfiducia. Come per ogni soggetto terzo, la Commissione non solo deve essere terza (e nessuno dubita di ciò), ma deve anche apparire tale. Confido nell’accoglimento della mia richiesta dettata solo dalla mia responsabilità in ordine al migliore funzionamento delle istituzioni della Regione Puglia”, conclude Michele Emiliano nella sua lettera.
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