La legge che permetterà all’Acquedotto pugliese (Aqp) di continuare a gestire il servizio idrico anche dopo la scadenza del 2026 è stata promulgata oggi dal presidente della Regione Puglia.
La norma, approvata dal Consiglio regionale due settimane fa, prevede l’ingresso dei Comuni nel capitale sociale di Aqp attraverso una società veicolo, nella forma di spa, a totale partecipazione pubblica e a controllo analogo congiunto di tutti i comuni.
La Regione mette a disposizione l’importo massimo di 400 mila euro per il capitale sociale; la quota si intende divisa tra tutti i Comuni in base alla consistenza delle infrastrutture destinate alla gestione del servizio idrico integrato. A disposizione della società veicolo, inoltre, un contributo straordinario di 300mila euro per lo svolgimento delle attività.
Una volta costituita la società veicolo, la Regione avvierà il trasferimento graduale a titolo gratuito, nella misura massima del 20 per cento, delle azioni di Acquedotto pugliese spa in favore dei Comuni aderenti. In questo modo la gestione del servizio idrico potrà essere appaltata ad Aqp. “L’acqua è e rimane un bene pubblico di tutti i pugliesi e oggi lo ribadiamo a gran voce – commenta lo stesso Michele Emiliano -. Un momento storico per la Puglia, che racconta la nostra determinazione nel tutelare la fonte della salute, del benessere e della vita dei cittadini. Una svolta resa possibile grazie ad Acquedotto pugliese, realtà industriale nata oltre un secolo fa e che oggi è ai massimi livelli in campo internazionale. Sappiamo di poter contare su un tesoro di buone pratiche, anche in ambito di tecnologia sostenibile, ma soprattutto sulla rete idrica e fognaria più grande d’Europa. Sarà al fianco dei comuni, che da oggi avranno la responsabilità di garantire la qualità del servizio ai pugliesi”, conclude Emiliano.
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