Una vera e propria tragedia è stata sfiorata in occasione di una partita di calcio giovanile. Venerdì 22 marzo, dopo un contrasto di gioco fra il portiere dell’Accademia Calcio San Vito ed un giocatore della Virtus Francavilla Under 17, quest’ultimo ha avuto la peggio. Il ginocchio dell’estremo difensore dei padroni di casa ha colpito violentemente ed involontariamente l’avversario sull’addome. Una botta forte, tanto da attirare l’attenzione di chi era in panchina. Dopo la sostituzione, infatti, gli allenatori Giuseppe Franciosa e Alessio Fumarola hanno fin da subito allertato il papà del giovane, che in assenza di un’ambulanza nei pressi del terreno di gioco ha portato personalmente il figlio in ospedale, dove è stato reputato opportuno e necessario intervenire chirurgicamente per riparare il danno arrecato al giovane atleta francavillese.
Il Responsabile del Settore Giovanile della Virtus Francavilla Vittorio Orlando ha commentato così quanto accaduto: “Possiamo parlare di una tragerdia sfiorata. Il ragazzo è stato trasportato in ospedale subito dopo lo scontro di gioco dal padre, fortunatamente presente in tribuna ad assistere alla gara. La sua milza era in condizioni pessime, i medici temevamo si trattasse di un pestaggio, e questo aiuta a comprendere quanto le condizioni fossero gravi. Ciò che è sconcertante è che a bordocampo non ci fosse un’ambulanza. William ora sta bene, siamo vicini a lui ed alla sua famiglia. In molti hanno mostrato grande solidarietà. Tutto è bene ciò che finisce bene, ma grande merito va dato a chi era presente in panchina e che con decisioni lungimiranti ha scongiurato il peggio. Parlo di mister Franciosa e mister Fumarola, con quest’ultimo che tra l’altro è un infermiere di professione. Entrambi hanno fin da subito compreso la gravità della situazione, allarmando tutti. La sicurezza sui campi delle giovanili andrebbe aumentata. L’arbitro dovrebbe accertarsi che nei pressi del terreno di gioco ci sia un’ambulanza prima di fischiare l’inizio della partita. In sua assenza, non bisognerebbe giocare”.
Queste, invece, le parole di mister Giuseppe Franciosa: “Su una palla alta il mio giocatore anticipa il portiere di testa, fa gol, ma riceve una ginocchiata sull’addome. Dalla panchina abbiamo subito capito della gravità della situazione, perché il ragazzo è forte, ed il fatto cha sia rimasto a terra senza esultare per la rete appena realizzata ci ha subito allarmato. L’arbitro non si è accorto di nulla, infatti siamo entrati in campo per i primi soccorsi senza il suo consenso. Era già molto pallido, e stava diventando cianotico. Quando gli ho sollevato la maglia ho subito visto un ematoma. Alla richiesta di un medico o di un’ambulanza non ho ricevuto risposta positiva, quindi non ho potuto far altro che allarmare i genitori. Nella tratta Stadio di San Vito-Ospedale Perrino di Brindisi il ragazzo aveva già perso due litri di sangue, quindi parliamo di una tragedia sfiorata. Siamo stati fortunati, sì, ma anche bravi nel comprendere subito la gravità della situazione. La FIGC si raccomanda di continuo circa la presenza di medici e ambulanze, spero che quanto accaduto possa aiutare l’intero sistema ad aumentare la prevenzione sui campi. Spesso ci si preoccupa tanto della sicurezza al di fuori degli stadi, e meno di quella che invece ci dovrebbe essere sul rettangolo di gioco. Il ragazzo ora sta bene, è stato operato ed è tornato a casa. Lo aspettiamo più forte di prima”.
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