“In relazione al provvedimento di accesso ispettivo nei confronti del Comune di Bari, di cui ha dato notizia il sindaco Decaro, il ministero dell’Interno precisa che “lo stesso si è reso necessario in esito ad un primo monitoraggio disposto dal Viminale circa i fatti emersi a seguito dell’indagine giudiziaria che ha portato a più di 100 arresti nel capoluogo pugliese e alla nomina, da parte del Tribunale, ai sensi dell’art. 34 del codice antimafia, di un amministratore giudiziario per l’azienda Mobilità e Trasporti Bari spa, interamente partecipata dallo stesso Comune”.
Lo scrive il Viminale in una nota precisando che “l’accesso ispettivo, disposto ai sensi di specifiche previsioni di legge, a Bari come in altri diversi enti locali per analoghe circostanze, non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento del Comune bensì a un’approfondita verifica dell’attività amministrativa, anche a tutela degli stessi amministratori locali che potranno offrire, in quella sede, ogni utile elemento di valutazione”.
potrebbe interessarti anche
Laforgia, due mozioni su salario minimo e riabilitazione detenuti al Comune di Bari
Csv San Nicola, meeting su responsabilità
Cisl, tra manovra e Pnrr: pro e contro, dialogo da intensificare con la regione Puglia
Lecce, D’Autilia: “Con Sgm contro la violenza sulle donne”
Pd Puglia, esplode il “caso Massafra”
Speciale ANCI Torino 2024: notizie, interviste, curiosità