CERIGNOLA – Comincia la settimana in cui il Cerignola di Raffaele dovrà iniziare a prendere forma. Si riparte dalla buona prestazione di Catania, ma non si possono dimenticare i numeri: due sconfitte di fila, nel mezzo il cambio in panchina, ben nove gare senza i tre punti, troppe per una squadra che ambisce a centrare la zona play-off. Nonostante ciò, e nonostante si voglia prima pensare a chiudere ogni residuo discorso salvezza, si tratta di un obiettivo ancora alla portata: il decimo posto, ora occupato dai cugini rossoneri, dista soltanto due lunghezze, quota colmabile al netto di un calendario comunque non facile, a partire dal match casalingo contro il Potenza. Altra sfida da ex e dal forte carico emotivo per Giuseppe Raffaele, che con i lucani ha probabilmente raggiunto il culmine, fino ad ora, della sua carriera: lo straordinario quinto posto da matricola del 2019, ma anche il quarto posto congelato dal lockdown nel 2020 prima della beffarda eliminazione estiva ai quarti di finale play-off in casa della Reggiana. La mano del tecnico, almeno dal punto di vista tattico, si è già intravista: l’Audace è tornato al 3-5-2 per la prima volta in stagione, riportando alcuni interpreti alla loro posizione ideale. Il primo reale intento è quello di ridare un ordine tattico ad una squadra spesso in balia di se stessa, oltre ad un nuovo stimolo psicologico che sembrava essere mancato fino a non molto tempo fa. L’infortunio di Tentardini potrebbe diminuire momentaneamente la scelta sugli esterni, considerata anche l’indisponibilità di Rizzo, ma il recupero di Martinelli è una risorsa di assoluto spessore per un reparto difensivo ancora troppo fragile e dai ben 42 gol incassati.
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