CELLINO SAN MARCO – Chi ha seguito l’evento, assicura si sia trattato di un interessante excursus storico lungo la storia d’Italia, che non ha lesinato le giuste e dovute critiche al periodo fascista. Eppure, la locandina di “Incontro con la Storia”, di scena a Cellino San Marco, relatore il professor Pietro Caprioli, non ha mancato di suscitare polemiche.
Incontro con la Storia, “manifesto preso da Google”
I consiglieri di opposizione del Comune di Cellino hanno definito la locandina “un pugno nello stomaco”, per una simbologia inaccettabile in una nazione democratica e antifascista come Costituzione insegna. D’altro canto, è la stessa Pro Loco di Cellino, organizzatrice dell’evento, a spiegare sulla sua pagina Facebook che “il ventennio fascista è una pagina oscura della storia del 900 italiano e non solo. Affinché quanto accaduto non possa mai più ripetersi, le generazioni tutte ma soprattutto le giovani, devono conoscerne storia ed accadimenti. I due incontri metteranno in luce fatti e misfatti che condussero al fascismo italiano, pagine drammatiche e tragiche che videro disintegrarsi diritti e libertà degli italiani, sotto la scure di un boia dittatoriale e spietato”.
E allora, perché la scelta di quella immagine?
Si tratta, spiega sempre la Pro Loco, di “un manifesto della propaganda dell’epoca con uno degli slogan del regime, estrapolato tra i tanti presenti su internet”. Insomma, nessuna ulteriore propaganda. Solo una scelta, legittima ma criticabile, figlia di Google e della voglia di pubblicizzare un appuntamento. Forse, non nel modo migliore.
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