Beni mobili e immobili, del valore complessivo di circa 50 milioni di euro sono stati confiscati a Giuseppe Manganelli, 54enne imprenditore edile condannato perché al vertice di un gruppo criminale specializzato nello spaccio di droga a Molfetta (Bari) e nei paesi limitrofi. Il provvedimento, emesso dal tribunale di Bari su richiesta della Dda barese, riguarda 15 immobili, compresa la villa sul mare in cui l’uomo vive, quattro terreni estesi per quasi 5mila metri quadrati, 4 società specializzate nella realizzazione e ristrutturazione di edifici, 6 veicoli, una imbarcazione da diporto e 11 tra conti corrente e quote partecipative a un fondo di investimento. Manganelli, soprannominato ‘Pinuccio La Madonna’, è stato coinvolto nelle operazioni dei carabinieri ‘Reset’ e ‘Primavere’ da cui è emerso il suo ruolo apicale nei traffici illeciti in città per cui è stato condannato in via definitiva a 12 anni di carcere. I beni sequestrati due anni fa e oggi confiscati, secondo quanto emerso dalle indagini, sono stati accumulati negli ultimi venti anni e sarebbero il corrispettivo di quando guadagnato sfruttando lo smercio di sostanze stupefacenti.
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