I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Brindisi, all’esito di investigazioni di natura economico-patrimoniale, hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca del profitto del reato di circa 22.000 Euro, emesso dal Tribunale di Brindisi – Ufficio Esecuzione Penale, nei confronti di un soggetto condannato con sentenza definitiva per i reati di usura ed estorsione. L’esito degli articolati accertamenti di polizia giudiziaria aveva evidenziato plurimi e ripetuti fatti di usura commessi dal condannato, il quale aveva complessivamente prestato la somma di 8.500 alla vittima, del cui stato di bisogno era a conoscenza, pretendendo la restituzione della somma di 30.000, quindi, con un tasso di interesse annuo superiori al 110%. Le successive indagini patrimoniali avevano evidenziato una significativa disponibilità di sui conti correnti intestati al soggetto che oggi ha portato alla confisca delle somme costituenti il profitto del reato, fino alla concorrenza dell’importo di 22.000 Euro. Le investigazioni in rassegna rappresentano una testimonianza tangibile alla lotta ai fenomeni usurari, settore di servizio imprescindibile per contrastare le forme di illegalità che minano il corretto funzionamento dell’economia, alterando la libera concorrenza di mercato.
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