FRANCAVILLA F.NA – Alberto Villa, tecnico della Virtus Francavilla, ha presentato così il match contro l’Avellino in programma domani sera: “La partita perfetta va fatta domani, andava fatta mercoledì, va fatta domenica prossima. Affrontiamo una squadra veramente forte e importante come l’Avellino, sicuramente non partiamo sconfitti perché siamo undici contro undici. Cercheremo di metterli in difficoltà, giocando la partita con furore agonistico, con atteggiamento. E poi dovremo sfruttare le occasioni che avremo, abbiamo preparato bene la gara”.
La sconfitta di Taranto ha lasciato qualche strascico?
“Usciamo dallo Iacovone con una grande prestazione e una grande mentalità, vogliamo cercare di subire il meno possibile. Hanno fatto una grande prova, poi è normale che sono mancate le energie verso il finale. C’è stata meno forza, in fase difensiva non abbiamo concesso nulla, il Taranto non ha mai tirato in porta prima del gol. Il Francavilla ha fatto una grande partita, siamo stati bravi in fase difensiva e le occasioni le abbiamo avute. Dobbiamo migliorare e avere la base della solidità difensiva. I tifosi ci hanno aspettato dopo la gara, ci hanno rincuorato e hanno visto l’atteggiamento positivo dei ragazzi: hanno mostrato grande intelligenza e attaccamento, ci saranno vicini fino alla fine e combatteremo per noi e per loro”.
Quali insidie nasconde la gara?
“L’Avellino ha cambiato modulo e hanno vinto molto bene, possono fare ciò che vogliono con quella profondità di rosa. Ci siamo preparati bene, dobbiamo farci trovare pronti. Non possiamo stare chiusi nella nostra metà campo 90′, dobbiamo attaccare quando ne abbiamo la possibilità”.
Come sta la squadra?
“Abbiamo provato due-tre soluzioni, ci sta che si cambi in corsa. I ragazzi sono tutti disponibili, vediamo chi sta meglio, anche per dividere un po’ le energie. In avanti abbiamo anche Polidori, c’è Contini e poi Agostinelli. Possiamo cambiare e metterci anche a tre volendo. Abbiamo provato anche la difesa a quattro per allargare un po’ il gioco. Affrontiamo un avversario forte, non possiamo chiuderci in area perché altrimenti prima o poi il gol lo prendiamo”.
Quanto è difficile ricominciare sempre da zero viste le assenze di Dutu e Neglia?
“Chi fa questo lavoro deve tener conto degli imprevisti. Noi dobbiamo essere bravi a dare concetti a questi ragazzi, poi loro devono trasformarli sul campo, a vedere gli spazi. I ragazzi hanno fatto un percorso importante fin qui, sono cresciuti molto e anche sotto l’aspetto della mentalità hanno meno paura rispetto a quella trovata quando sono arrivato. Ad esempio a me non è piaciuta la partita con il Sorrento, con la squadra ci ho parlato e poi abbiamo visto un’altra Virtus. Nel calcio i risultati ci stanno, la componente fortuna è impoertante in questo lavoro, ma la paura non serve. Si gioca undici contro undici, il timore non deve far parte del nostro dna e dobbiamo superare tutti i limiti che abbiamo. Dobbiamo raggiungere tutti insieme il nostro obiettivo con tutte le energie possibili e immaginabili, dobbiamo tirare fuori il massimo, chi gioca e chi no”.
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