Nella giornata di oggi, venerdì 8 marzo, oltre 2000 dipendenti Enel in Puglia hanno aderito allo sciopero generale nazionale indetto da FILCTEM CGIL, FLAEI CISL – UILTEC UIL.
La protesta a Taranto si è concentrata principalmente fuori dalla sede Enel di Talsano, caratterizzata da un presidio che ha visto la partecipazione di un centinaio di lavoratori, accompagnati dal segretario generale della UILTEC TARANTO Amedeo Guerriero e dal responsabile della UILTEC per Enel, Damiano Catapano.
La UILTEC ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo alla direzione che sta prendendo Enel in Italia, richiedendo che l’azienda diventi la protagonista della transizione energetica e digitale nel Paese. Guerriero e Catapano hanno sottolineato che lo sciopero non mira a rivendicare aumenti salariali, bensì è motivato dalla forte preoccupazione per il focus esclusivo dell’azienda sugli aspetti finanziari a discapito dell’occupazione, della qualità del servizio e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Secondo i rappresentanti sindacali, l’azienda si sta concentrando esclusivamente sugli aspetti finanziari, trascurando l’occupazione, la qualità del servizio e la sicurezza sul lavoro. Guerriero e Catapano hanno dichiarato che con l’insediamento del nuovo management, si stanno proponendo solo operazioni di riduzione dei costi a scapito degli investimenti e della vera missione dell’azienda: erogare un servizio di pubblica utilità per i cittadini.
Le principali preoccupazioni riguardano la mancanza di un piano concreto per il superamento del fossile e l’implementazione delle nuove tecnologie green. Inoltre, si denuncia una gestione caotica dell’organizzazione del lavoro, che si riflette in una sotto organico ormai cronica e che compromette la sicurezza dei lavoratori e del sistema elettrico italiano.
Le conseguenze previste sono gravi, con un’importante diminuzione degli standard di qualità e sicurezza della rete elettrica, con un possibile incremento degli infortuni sul lavoro. Ciò potrebbe avere conseguenze negative sulla qualità e sulla continuità del servizio elettrico, mettendo a rischio blackout sempre più frequenti.
Lo sciopero odierno rappresenta un grido d’allarme nei confronti della politica, del Governo e del Parlamento. L’Enel, come azienda che vive grazie alle bollette degli italiani, ha la responsabilità di operare a favore del sistema Paese, delle imprese e dei cittadini.
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