“Chiediamo che i crediti dei lavoratori siano tutelati. I lavoratori dello stabilimento siderurgico di Taranto non possono, dopo tutta la mortificazione sociale e salariale subita in questi anni, continuare a sopportare questa situazione. Bisogna salvare anche i crediti dei lavoratori, oltre che quelli delle imprese dell’indotto. Occorre trovare una soluzione. In sede governativa si sta discutendo del decreto, chiediamo di trovare anche una soluzione per le spettanze maturate dai lavoratori”. Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto, rivolge questa richiesta all’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, intervenendo all’avvio della discussione, al Senato, del decreto legge sull’azienda e in vista del voto finale del provvedimento.
“Le spettanze dei lavoratori, con l’amministrazione straordinaria di Acciaierie, sono “congelate”. In particolare, parliamo delle ferie maturate e non godute sino al 19 febbraio, dei ratei della tredicesima per coloro che hanno lavorato più di 15 giorni al mese e del Tfr che è stato accantonato in azienda dall’1 gennaio 2019 al 19 febbraio scorso per chi non ha il fondo pensionistico integrativo; inoltre, del premio per i lavoratori che hanno prestato servizio, sui 12 mesi”, spiega Sperti.
La Uilm Taranto chiede all’Amministrazione straordinaria un cambio di passo, a tutela dei crediti dei lavoratori. Dichiara il segretario Uilm Taranto Davide Sperti: “La situazione, sappiamo, è complessa. Lo stato passivo della prima amministrazione straordinaria (Ilva) ha assorbito tutto e la normativa ha dei vincoli: i lavoratori, a nove anni da Ilva in amministrazione straordinaria, aspettano ancora. Oggi ci troviamo di fronte ad una nuova amministrazione straordinaria. Sapendo che si sta lavorando per cercare una soluzione alla vicenda dei crediti delle imprese, anche in deroga alle tradizionali norme, e per noi questo è un segnale positivo perché così salviamo l’indotto, chiediamo ai commissari che si presti la stessa attenzione ai crediti dei lavoratori; si tratta di spettanze non meno importanti di quelle attese dalle imprese”.
”Occorre trovare una strada affinché i lavoratori non siano danneggiati, anche a fronte della situazione vissuta per anni, tra il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali (in particolare della cassa integrazione), a cui si aggiunge il fatto che, in passato, le ferie sono state tramutate in alcuni casi in cassa integrazione, un fatto che è stato denunciato dalla Uilm Taranto alla Guardia di Finanza, alla Procura della Repubblica e all’Ispettorato del Lavoro. Facciamo appello alla nuova amministrazione straordinaria, comprendendo le difficoltà del momento ma chiedendo che si rintracci una strada in cui siano garantiti i diritti di tutti, partendo proprio dai crediti dei lavoratori e dalle garanzie sulle spettanze pregresse. Insieme alla tutela dell’intero comparto, compreso quello dell’indotto, sarebbe questo il vero momento di svolta per l’azienda”, conclude Sperti.
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