“La mafia che ha il pieno controllo della più importante società pubblica del Comune di Bari, con una gestione che dispone delle assunzioni del personale e stipendia affiliati o fiancheggiatori, dovrebbe non solo indignare, ma portare a una pronta reazione di tutta la classe politica. Dispiace constatare invece che, nonostante i fatti che emergono in maniera chiara e inequivocabile dagli atti processuali e un provvedimento di amministrazione giudiziaria notificato all’Amtab, c’è chi a sinistra si ostina a negare l’evidenza”.
Lo dichiara Davide Bellomo (Lega), che aggiunge: “Forse perché alcuni loro amministratori hanno fatto scelte che oggi appaiono imbarazzanti, forse perché hanno incontrato in campagna elettorale persone molto note alle forze dell’ordine, delle quali era difficile ignorare lo spessore criminale, o forse perché sta venendo fuori il marcio e le contraddizioni di un mondo che la lotta alla mafia ha saputo farla solo a parole”.
”In assenza di chi ha scelto di non esserci, toccherà soprattutto al centrodestra dare voce e sostegno alla gente perbene, che a Bari è la stragrande maggioranza, e mettere in campo tutte le azioni che la legge prevede per estirpare il cancro di una malavita organizzata che si è sostituita, senza trovare ostacolo, ai rappresentanti delle istituzioni e ha imposto a una società partecipata del Comune le sue regole criminali”, conclude Bellomo.
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