“Città Vecchia va aiutata. Occorre una struttura tecnica pubblica che dia supporto al processo di rigenerazione urbana e sociale del centro storico”. Giugno 2022/febbraio 2024: nulla è cambiato dai giorni di quell’accorato appello della delegazione Città Vecchia Confcommercio che, a distanza di un anno e mezzo, rinnova l’appello a Palazzo di Città.
“Semmai ce ne fosse bisogno, ricordiamo che il centro storico di Taranto, come un museo urbano a cielo aperto, è patrimonio culturale della città, pari al museo archeologico e al castello. La trascuratezza, il degrado e la precarietà generale che avvolge vaste aree dell’isola rappresenta un attacco alle radici culturali della nostra comunità”, afferma Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Città Vecchia Confcommercio.
”Il centro storico di Taranto richiede politiche su misura per un sistema urbano di alto valore culturale, con caratteristiche sociali, urbanistiche, artistiche, storiche e ambientali non riscontrabili in nessun altro luogo della città. La rigenerazione urbana di Città Vecchia dovrebbe essere il primo e il più importante progetto di una amministrazione comunale che abbia un reale obiettivo di rilancio turistico-culturale, così come è stato per Bari e com’è per Lecce. Se Taranto è il fanalino di coda dell’offerta turistica regionale, la motivazione va ricercata anche nello stato di degrado del centro storico, oggetto continuo di critiche da parte dei turisti e dei non abituali frequentatori”, aggiunge Lacitignola.
”Noi operatori delle attività commerciali dell’isola non sappiamo più con chi parlare e quali sono i nostri referenti istituzionali. Non riusciamo a capire quale sia il disegno politico dell’amministrazione che non riesce nemmeno a dare risposte sul piano del governo quotidiano del territorio”, prosegue la presidentessa della delegazione Città Vecchia Confcommercio.
“Città Vecchia è sporca e presenta vaste zone ricolme di rifiuti, come abbiamo ampiamente documentato più di un anno fa con un report fotografico sullo stato dei luoghi, inviato agli allora assessori. Città Vecchia è buia e ciò, giustamente, contribuisce ad allontanare cittadini e turisti che avvertono un senso di disagio, se non addirittura timore in alcuni vicoli. Città Vecchia è degradata, basta allontanarsi di qualche metro da via Garibaldi per scoprire angoli fatiscenti, in totale abbandono, addirittura utilizzati come discarica. Città Vecchia è terra di abusi: chiunque voglia. può appropriarsi di un pezzo di territorio e farne ciò che desidera”, rimarca Lacitignola.
”Abbiamo perso ormai il conto di quante sollecitazioni, richieste e incontri abbiamo fatto con gli assessori e i vari delegati alla Città Vecchia e alla sicurezza. Non una criticità, non un problema è mai stato risolto, solo qualche contentino per un paio di settimane, poi tutto come prima. “Sicurezza e decoro” rappresentano la priorità assoluta, siamo a qualche settimana dalla partenza della nuova stagione croceristica e via Duomo ogni giorno verrà attraversata da centinaia di turisti: noi operatori dovremo come sempre darci da fare per nascondere la polvere sotto il tappeto, sapendo che questo non basterà e non ci risparmierà critiche e recensioni malevoli. Qualcuno lassù, da Palazzo di Città, ha ancora tempo e voglia di dare ascolto a noi operatori?”, conclude Claudia Lacitignola.
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