È stato convalidato il fermo per il 29enne Onofrio De Pasquale, che questa mattina è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia dinanzi al gip del tribunale di Trani, Marina Chiddo, assistito dal legale Andrea Calò. Il giovane, che ha risposto a tutte le domande, è accusato di omicidio volontario: nel pomeriggio del 14 febbraio scorso, avrebbe accoltellato il 23enne Dario De Gennaro. Il delitto è avvenuto all’interno di un appartamento in corso di ristrutturazione, sito al primo piano di una palazzina al civico 27 di via Immacolata a Molfetta, dove De Pasquale stava per trasferirsi. Il corpo del 23enne è stato lasciato lì per 24ore, mentre De Pasquale è tornato a casa dei familiari. La verità si è scoperta il giorno successivo, quando il 29enne ha deciso di costituirsi ai carabinieri della compagnia di Molfetta, che cercavano da ore De Gennaro, dopo la denuncia di scomparsa formalizzata dai genitori della vittima: il giovane, infatti, era uscito di casa il mercoledì pomeriggio, intorno alle 15.30, senza farci più ritorno. Secondo quanto raccontato dal 29enne il contrasto fisico con la vittima sarebbe arrivato al culmine di una discussione, di cui non si conoscono ancora esattamente le motivazioni, ma che potrebbero inquadrarsi nell’ambito della gestione del traffico di droga in città, specie di marijuana. Fondamentali per le indagini dei carabinieri, coordinati dalla pm Marcello Catalano della procura di Trani, anche le analisi sugli smartphone della vittima e di De Pasquale. L’autopsia sul corpo della vittima si sta svolgendo in queste ore, all’interno dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.
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