All’Università degli Studi di Brescia si è tenuta una cerimonia di premiazione per riconoscere i vincitori dei prestigiosi Premi di laurea in memoria di Antonio e Luigi Goi e Angela De Giacomi Goi, di Alessio Buttarelli, di Vigo Nulli.
La cerimonia, arricchita dalla presenza di Giusi Antonia Toto, docente di Didattica e Pedagogia Speciale e delegata del Rettore alla Formazione degli insegnanti, ha visto la partecipazione di illustri personalità accademiche impegnate nel mondo della disabilità: a partire dall’illustre presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Brescia, Francesco Castelli, del Alberto Arenghi, Delegato del Rettore per la Disabilità e DSA dell’Università degli Studi di Brescia, e studenti meritevoli.
Uno degli studenti insigniti del premio è Francesco Paolo di Stasio, laureato in giurisprudenza all’Università di Foggia nel marzo 2023, il cui lavoro di tesi incentrato sull’eutanasia ha suscitato un interesse significativo. Di Stasio si è distinto tra i primi 4 classificati nell’ambito dei Premi di Laurea Goi e Buttarelli, riservati agli studenti con disabilità. Il suo contributo riflette l’impegno e la dedizione nell’affrontare temi complessi e rilevanti per la società contemporanea.
“Come studente, sono stato soddisfatto negli anni perché, nonostante le difficoltà legate alla mia disabilità, sono riuscito a raggiungere i miei obiettivi in maniera brillante. Questo successo non sarebbe stato possibile senza il sostegno prezioso dei miei docenti e degli altri membri della comunità accademica. Ogni ostacolo che ho incontrato lungo il mio percorso è stato affrontato con determinazione e resilienza, e ogni sfida ha contribuito a plasmare la mia crescita personale e professionale. Oggi, guardo avanti con entusiasmo verso il prossimo step del mio percorso accademico: il dottorato di ricerca. Sono consapevole che ci saranno nuove sfide da affrontare e nuove vittorie da conquistare, ma sono pronto ad impegnarmi al massimo per raggiungere nuovi traguardi e contribuire al mondo della ricerca con il mio lavoro. Sono grato per l’opportunità di continuare a coltivare la mia passione per il sapere e per il sostegno continuo della mia comunità accademica”, queste le parole di Stasio.
Il Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di Foggia, centro di ricerca impegnato nella promozione dell’inclusione e nella sensibilizzazione sulla tematica, si prepara ad accogliere l’illustre vincitore per conferirgli un nuovo premio. Questo riconoscimento sarà consegnato il prossimo 18 marzo in concomitanza con la presentazione del volume “Per una cultura dell’Inclusione“, curato dalla prof.ssa Toto e dal prof. Tratta, un’iniziativa che mira a promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione delle sfide legate all’inclusione, alla quale prenderanno parte Martina Rossi, Guendalina Peconio e Valentina Berardinetti, come parte del comitato organizzativo della cerimonia.
Giusi Antonia Toto ha dichiarato: “È con profondo orgoglio che osservo il talento e l’impegno manifestati da studenti come Francesco Paolo di Stasio essere riconosciuti e celebrati. La sua dedizione alla ricerca sul diritto e l’eutanasia non solo testimonia la sua eccellenza accademica, ma anche il suo significativo contributo alla riflessione critica sulla società. La sua opera non solo arricchisce il campo accademico, ma solleva importanti questioni etiche e legali che meritano attenzione e approfondimento. In un momento in cui la società affronta sfide complesse, è incoraggiante vedere giovani studiosi come Francesco Paolo di Stasio impegnati nella ricerca di soluzioni ponderate e nel promuovere un dialogo costruttivo“.
Il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, Lorenzo Lo Muzio, ha aggiunto: “La premiazione di Francesco Paolo di Stasio rappresenta un momento di profonda gioia e orgoglio per tutta la comunità accademica. Il riconoscimento del suo impegno e dei suoi successi non solo onora lui personalmente, ma evidenzia anche il valore e l’importanza dell’attivismo degli studenti nel promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione su questioni di fondamentale rilevanza. È gratificante constatare che gli sforzi di Francesco Paolo di Stasio siano stati riconosciuti e celebrati, poiché ciò non solo lo incoraggia nel suo percorso, ma stimola anche altri studenti a seguire il suo esempio. L’impegno nel sollevare tematiche cruciali e nel lavorare attivamente per diffondere la consapevolezza e la comprensione è un elemento essenziale della missione accademica. Come comunità accademica, sosteniamo pienamente e incoraggiamo l’iniziativa degli studenti nel perseguire la loro passione e nel contribuire al dibattito pubblico su questioni che riguardano il benessere della società nel suo complesso. La premiazione di Francesco Paolo di Stasio è un faro che illumina il sentiero per un impegno sempre più profondo e significativo nella promozione della conoscenza e della sensibilizzazione su tematiche cruciali“.
Annamaria Petito, delegata alle Politiche di genere e di inclusione, conclude: “L’Università di Foggia, con fermezza e impegno, si dedica alla promozione di una cultura fondata sull’inclusione e sull’uguaglianza. È con sincero entusiasmo che collaboriamo con il LSi, riconoscendo il valore e l’importanza del lavoro svolto dagli studenti, tra cui spicca Francesco Paolo di Stasio. Questo impegno comune rafforza il nostro obiettivo di creare un ambiente accademico e sociale che accoglie e valorizza le diversità, promuovendo la crescita e il successo di tutti gli individui coinvolti”.
Alle dichiarazioni degli esponenti rappresentanti dell’Università di Foggia, si aggiungono le parole di Alberto Arenghi dell’Università di Foggia e presidente CNUDD: “Il premio che si celebra è il frutto di una generosa e profonda volontà da parte della signora GoiI, una donna che ha attraversato dolorosamente la perdita dei suoi due giovani figli. Da quel momento, ha deciso di trasformare il suo dolore in azione, dedicando tempo, risorse e impegno a promuovere iniziative a sostegno della disabilità. La sua determinazione nel portare avanti i sogni dei suoi figli, iscritti all’Università, è un esempio di amore e dedizione che ci tocca profondamente. Riguardo al tema della disabilità negli atenei italiani, possiamo affermare che c’è stato un significativo aumento del numero di studenti che si confrontano con questa sfida. La ricerca e l’istituzione stanno lavorando con impegno per garantire che l’attuazione dei diritti dei diversamente abili sia uniforme e inclusiva su tutto il territorio nazionale. È incoraggiante notare che vi è una crescente attenzione istituzionale su questo fronte. L’ANVUR, in particolare, ha posto oggi ben nove punti di attenzione sul tema dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Questa mossa evidenzia l’importanza strategica che viene attribuita nel garantire un ambiente accogliente e accessibile per tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro diversità e sfide personali. Come Delegato del Rettore per la Disabilità e DSA dell’Università degli Studi di Brescia, mi impegno a collaborare con tutti gli attori coinvolti affinché possiamo continuare a compiere progressi significativi nel garantire pari opportunità e supporto adeguato a tutti gli studenti, senza distinzioni. La nostra università è un luogo di conoscenza, crescita e inclusione, e insieme possiamo fare la differenza nella vita di coloro che affrontano sfide uniche”.
La cerimonia di premiazione rappresenta un momento significativo per l’Università di Brescia e, soprattutto per l’intera comunità accademica foggiana, evidenziando l’importanza dell’impegno sociale e della ricerca nell’ambito dell’inclusione e della diversità.
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