“E’ una ingiusta e grave decisione”. Lo dichiara in una nota la ong Sos Mediteranee dopo il fermo amministrativo di ieri, venerdì 9 febbraio, disposto dalla Guardia costiera per la nave Ocean Viking giunta ieri mattina nel porto di Brindisi con a bordo 261 migranti.
Il fermo è stato adottato perché Sos Mediterranee avrebbe violato il decreto Piantedosi che regola gli interventi delle ong. Si tratta del terzo provvedimento in tre mesi. “Ancora una volta – aggiunge la ong – si va a peggiorare ulteriormente un contesto che vede, da parte degli Stati, il mancato rispetto del diritto marittimo e delle convenzioni umanitarie nel Mediterraneo centrale”.
Secondo quanto ricostruito da Sos Mediterranee, “il 6 febbraio è stata una giornata caotica nel Mediterraneo centrale. In meno di 12 ore, la Ocean Viking, in collaborazione con la Ficr (Federazione internazionale della Croce e Mezzaluna Rossa), ha assistito a ripetute e gravi violazioni delle convenzioni marittime e dei diritti umani da parte delle motovedette libiche finanziate dall’Ue”.
“Non appena la Ocean Viking è arrivata nel porto di Brindisi, senza nemmeno ascoltare i membri del nostro equipaggio le autorità italiane hanno presentato un decreto firmato col quale si comminano 20 giorni di detenzione e 3.333 euro di multa, basandosi esclusivamente sulle false dichiarazioni delle pattuglie libiche”, riferisce la ong.
”Dover giustificare il semplice atto di salvare vite umane in mare non ha senso, né morale né legale. La Ocean Viking ha salvato 261 persone che erano in estremo e imminente pericolo di morte. Le motovedette libiche stanno riportando con la forza i naufraghi in Libia, in contrasto con l’obbligo legale di farli sbarcare in un porto sicuro. Eppure, non soltanto sono loro a creare il caos sulla rotta marittima più letale al mondo, ma vengono anche creduti e sostenuti dalle istituzioni europee”, ha spiegato spiega Soazic Dupuy, direttrice delle operazioni di Sos Mediterranée che si trova a bordo della nave.
Domenica 11 febbraio, alle 17.30, a Brindisi ci sarà un sit in di solidarietà alla ong da parte di alcune associazioni.
potrebbe interessarti anche
Lecce, processo case popolari: chieste condanne fino a 9 anni
Brindisi, ancora fiamme alte nel deposito rifiuti: preoccupazione per danni ambientali
Ugento, due tonnellate di esplosivi e armi in casa: arrestato
L’ultimo saluto di Foggia al piccolo Samuele Bruno (video)
Tragedia a Nardò: operaio 70enne muore travolto da un crollo
Martina Franca: rapina all’ufficio postale di Motolese