“Sull’irpef agricola non basta la parziale e ipotetica retromarcia paventata dal Governo Meloni solo per le soglie più basse. Per tutelare al meglio il reddito di chi vive di agricoltura, e per mettere davvero l’agroalimentare al centro dell’agenda economica del Paese, serve tornare al regime ante 2024: all’esonero totale. Va ripristinato, per il settore, il regime fiscale introdotto nel 2016 dal governo Renzi e sempre confermato fino a oggi. Questo si, sarebbe un’importante forma di sostegno per il comparto agricolo”. Lo dichiara in una nota Massimiliano Stellato, consigliere regionale pugliese di Italia Viva.
“Con la scelta di interrompere la misura nella legge di bilancio, che al tempo stesso impone anche ai giovani agricoltori di versare i contributi previdenziali, il Governo Meloni ha assestato un colpo durissimo a tutto il sistema – continua Stellato -. Ecco perché chiediamo allo stesso Governo di tornare sui suoi passi. In un momento in cui il settore tenta la risalita, dopo anni di difficoltà, il Governo ha di fatto inserito una patrimoniale, non compensata da altri interventi sul fronte fiscale in termini generali o di filiera”.
”Un Governo che dice di sostenere il Made in Italy dovrebbe dimostrarlo con i fatti. Invece la Meloni, dopo aver già aumentato molte imposte (iva su latte in polvere e seggiolini, accise sulla benzina, tasse sui prodotti igienici per le donne e sulla prima casa) ora, che ripristina pure l’irpef agricola, sembra più che altro il Governo delle tasse”, conclude Stellato.
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