“Lo stabilimento di Taranto ha un ruolo ancora cruciale”, sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in audizione sul decreto ex Ilva di fronte alla Commissione Industria del Senato. Ne elenca i motivi. “E’ uno dei principali asset produttivi del sistema industriale nazionale, concorre alla creazione di ricchezza e occupazione”.
L’acciaio “è insostituibile in una serie di applicazioni comprese quelle fondamentali per lo sviluppo sostenibile”. “Quando si parla di acciaio si parla anche della tenuta di larga parte del tessuto produttivo”. Il leader degli industriali quindi sottolinea: “Si tratta di migliaia di posti di lavoro: acciaio, significa quindi, anche sostenibilità sociale”.
L’alternativa è l’importazione da Paesi Extra-Ue, con tempi lunghi e maggior rischio di volatilità dei prezzi: “È il motivo per cui riteniamo essenziale che Taranto torni a una capacità produttiva importante, com’è stato in passato”, dice Carlo Bonomi, che accenna quindi ad uno degli obiettivi di politica industriale del Governo: “Su questo, lasciatemi fare un inciso sul tema automotive: se davvero l’Italia punta a tornare a produrre 1 milione di veicoli l’anno, poter disporre dell’acciaio di Ilva è un fattore strategico”.
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