ERCHIE – Resta ai domiciliari il sindaco di Erchie Pasquale Nicolì, 69 anni, arrestato dai carabinieri lo scorso 9 gennaio perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Brindisi su richiesta della locale Procura. Il Tribunale del Riesame ha infatti respinto l’istanza presentata dalla difesa.
La decisione del collegio è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri: l’udienza si era tenuta martedì mattina presso il Tribunale di Lecce. Libertà negata anche all’ex assessore Oronzo Bernardi, 81 anni, oggi consigliere comunale, accusato di violenza sessuale. Restano in piedi anche le misure di divieto di dimora a carico di altri due indagati, tra cui l’assessore Pamela Melechì, 40 anni.
Nicolì era stato sospeso dal prefetto di Brindisi Michela La Iacona dalla carica di sindaco a margine dell’arresto, come legge Severino impone. L’amministrazione è attualmente guidata dal vice Giuseppe Polito. La decisione del Riesame apre, ora, alla possibilità di dimissioni da parte del primo cittadino, accusato, tra le varie cose, di concussione e abuso d’ufficio.
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