GENOVA – Non basta Krstovic al Lecce, che perde il primo scontro diretto del suo campionato e non riesce a interrompere la striscia negativa. A Marassi il Genoa s’impone 2-1 in rimonta grazie ai gol di Retegui ed Ekuban in appena sei minuti di gioco.
PRIMO TEMPO. Giallorossi in campo con il 4-3-3 solito, con Oudin rispostato nel ruolo di mezzala e con Sansone dal 1’ nel tridente con Almqvist e Krstovic. Al 16’ primo episodio chiave della partita. Almqvist converge verso il centro dell’area dalla destra e viene sbilanciato da Vasquez: calcio di rigore per il Lecce, ma Krstovic dagli undici metri si lascia ipnotizzare da Martinez.
E appare subito un’altra giornata da dimenticare per il centravanti montenegrino, a secco dal 6 ottobre scorso, ma non sarà affatto così. Passano pochi minuti e arriva la risposta del Grifone: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Vogliacco allunga la traiettoria della sfera e poi Bani non riesce a inquadrare lo specchio della porta.
Al 31’, però, la svolta: Gendrey recupera il pallone e serve Krstovic, che prende la mira da fuori e trafigge sul secondo palo Martinez. Una parabola imparabile, anche a causa della deviazione di Vasquez; quinto gol in campionato per il nove giallorosso. Tre minuti dopo, sulle ali dell’entusiasmo, gli ospiti attaccano e sfiorano il raddoppio: calcio di punizione potente e teso di Oudin, respinto dal portiere del Genoa. Al 37’ altra occasione d’oro per il Lecce: prima Almqvist viene murato in maniera provvidenziale da Bani; poi Kaba, a botta sicura, manca incredibilmente il bersaglio da posizione ravvicinata.
SECONDO TEMPO. Il secondo tempo si apre con un brivido per il Lecce. Malinovskyi calcia da fuori e, complice la deviazione di Baschirotto, il pallone s’infrange sul palo alla destra di Falcone. Poi, sulla ribattuta, Vasquez tenta il tap-in, ma trova sulla sua strada ancora super Falcone. Al 50’ pericolosa la formazione di D’Aversa: imbucata per Sansone, che manda fuori giri Vogliacco e a tu per tu con Martinez non riesce a concretizzare il piano raddoppio. Al 60’ lo stesso Sansone ci prova anche su punizione, senza successo.
A venticinque minuti dalla fine dentro Banda e Piccoli, fuori rispettivamente Sansone e Krstovic. Nel momento di massima pressione, però, il Genoa riequilibra il punteggio: calcio di punizione magistrale di Gudmundsson che si stampa sulla traversa e pallone che supera la linea di porta; per togliere ogni dubbio, poi, Retegui spinge la sfera in porta sulla respinta e fa 1-1. Al 74’ ancora strepitoso Falcone: una serie di batti e ribatti nell’area giallorossa e potente conclusione da posizione ravvicinata di Ekuban, murata a pochi passi dalla linea di porta.
Passa un minuto e il Genoa ribalta il punteggio: azione avvolgente dei rossoblù, Vasquez calcia in diagonale e colpisce la traversa; poi pallone raccolto da Retegui, che rimette la sfera al centro ed Ekuban, in semirovesciata, regala il sorpasso. Nel finale il Lecce attacca a testa bassa, ma senza riuscire ad arrivare al gol: il Genoa, con una prova di forza e orgoglio, conquista i tre punti e vendica la sconfitta dell’andata al Via del Mare. Tra le note stonate anche l’ammonizione di Ramadani che salterà la Fiorentina per squalifica.
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