FOGGIA – L’Avellino espugna lo “Zaccheria” e prosegue la propria marcia inarrestabile in trasferta, il Foggia va avanti, ma poi soccombe: termina 3-1 a favore degli irpini. Per Coletti un momento nerissimo, il pubblico presente contesta i calciatori rossoneri.
Avvio scoppiettante. Pronti via, Foggia in vantaggio. Tonin apre alla grande per Millico che converge e lascia partire il destro a giro, una deviazione inganna Ghidotti che non può nulla, 1-0 allo “Zac”. 9’, l’Avellino sfiora il pari, De Cristofaro sbuca in area e sbaglia la conclusione, Tito per poco non corregge la traiettoria del compagno.
I rossoneri tornano all’attacco e ringhiano con la botta di Marino, un’altra deviazione rischia di beffare gli irpini salvati dai riflessi di Ghidotti. Ecco l’episodio che cambia l’inerzia, al 13’ Cionek svetta più alto di tutti sul corner di Tito, Perina deve arrendersi per l’1-1.
La gara non è più la stessa, 27’, De Cristofaro vede un corridoio per Gori, mancino secco che trafigge Perina e gela il pubblico rossonero, match ribaltato in un quarto d’ora. I satanelli vanno in balia dell’avversario, al 34’ Tito sfonda sulla sinistra e De Cristofaro non centra per poco la porta. 38’, errore di Perina, Gori tenta la conclusione ma la sfera termina sul fondo. Avellino avanti all’intervallo.
La ripresa è praticamente un monologo degli irpini, al 54’ Sgarbi crossa per la testa di Gori che sfiora il secondo palo. 58’, protagonista ancora l’attaccante, favorito da un rimpallo impensierisce Perina che sventa tutto. Ma il tris è nell’aria, al 63’ contropiede micidiale con Sgarbi che effettua un passaggio arretrato e Ricciardi non sbaglia, il gol dell’1-3 è la massima espressione della filosofia di Michele Pazienza.
I lupi si divertono, altra ripartenza fulminante al 78’, Gori si ritrova a tu per tu ma Perina lo ipnotizza ancora evitando la figuraccia ed evitando un altro poker. 85’, Embalo si mette in proprio ma entra malissimo su Palmiero, rosso diretto, altra espulsione dopo quella di Di Noia a Giugliano.
A questo punto è soltanto una formalità, all’88’ Cancellotti svetta su un corner di Tito, Perina tiene alta la bandiera ma non basta ad evitare il terzo k.o. consecutivo dei suoi. Il Foggia esce tra i fischi dei pochi presenti allo “Zaccheria”, il derby dauno-irpino è dell’Avellino.
IL TABELLINO
Foggia (4-2-3-1): Perina; Salines (26’st. Vezzoni), Riccardi, Carillo, Rizzo; Marino (25’st. Fiorini), Tascone (36’st. Martini); Tonin, Schenetti, Millico; Santaniello (10’st. Embalo). All. Coletti.
Avellino (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Rigione, Thiago Cionek; Ricciardi, De Cristofaro, Palmiero, Armellino (1’st. Varela), Tito; Sgarbi (39’st. D’Angelo), Gori (45’st. Marconi). All. Pazienza.
Arbitro: Emmanuele di Pisa.
Marcatori: 3’pt. Millico (F), 13’pt. Thiago Cionek (A), 27’pt. Gori (A), 18’st. Ricciardi (A).
Note: ammoniti: De Cristofaro (A), Marino (F), Tascone (F), Thiago Cionek (A), Ricciardi (A). Espulso: 40’st. Embalo (F).
Angoli: 5-4.
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