BRINDISI – Migliaia di berretti con marchio “tarocco” sono stati trovati e sequestrati dai finanzieri al porto di Brindisi. Non si tratta di una scoperta casuale. Con l’aumento dei traffici di merci e passeggeri registrati nell’ultimo periodo, infatti, i militari della Guardia di Finanza unitamente al personale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno intensificato ulteriormente i controlli presso lo scalo portuale salentino di “Costa Morena”. Le attività hanno tratto origine da una serie di controlli doganali operati a mezzi e passeggeri in arrivo da Paesi dell’est Europa, durante i quali i militari del Gruppo di Brindisi ed i Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno intercettato un autoarticolato, proveniente dalla Grecia, con un carico di copertura al fine di eludere eventuali controlli. A seguito di accurata verifica delle merci, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 29.400 cappellini che riportavano illecitamente i loghi di noti brand internazionali risultati essere contraffatti anche a seguito di perizia tecnica confermata dai referenti dei marchi interessati.
Cappellini “taroccati”: il sequestro
I cappellini, infatti, riproducevano i loghi di “Mercedes-Benz”, “Audi”, “BMW”, “Volkswagen”, “New York Yankees”, “Los Angeles Dodgers” e “Nike Air Jordan”, condizione idonea a trarre in inganno il consumatore. L’ingente carico era stato occultato ad hoc ed è stato rinvenuto dopo aver disposto lo scarico di parte delle merci presenti: ad insospettire i finanzieri ed i funzionari doganali è stata, in particolare, la modalità di carico delle stesse, tale da rendere, nei fatti, impossibile qualunque tipo di controllo. Pertanto, essendo in presenza di un tentativo di introduzione e di commercializzazione di merce abilmente contraffatta ai sensi dell’art. 474 del Codice Penale, i prodotti sono stati prontamente sequestrati con segnalazione all’Autorità Giudiziaria di un responsabile. Come spiega una nota stampa, “la responsabilità penale del soggetto coinvolto, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva”
La collaborazione tra i funzionari dell’Agenzia ADM e la Guardia di Finanza testimonia l’impegno comune per garantire la sicurezza e la salvaguardia dei consumatori, spesso tratti in inganno dall’economicità dei prodotti contraffatti e contrastare il mercato del falso che da sempre assicura indebiti proventi in danno dell’economia nazionale.
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