“Siamo certi che riusciremo a dimostrare l’estraneità di Francesco, che da più di 13/14 anni è un pugile professionista, punto di riferimento per tutti i giovani che si stanno affacciando allo sport nobile, sia per coloro che già lo praticano. Francesco allena bambini, lavora ogni giorno in maniera costante, eccellente, professionale ed è estraneo a tutti i fatti a lui presumibilmente contestati. Conoscete l’atleta e l’uomo Lezzi, per questo sono certo sia stato coinvolto nell’indagine per un mero errore”. Così, in una nota, Nicola Oberdan Laforgia, legale di Francesco Lezzi, pugile professionista finito in un’inchiesta su estorsione e usura della Procura di Bari, che ha chiesto l’arresto di 56 persone.
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