AVETRANA – Tra poche settimane Michele Misseri tornerà libero. A fine febbraio prossimo scatterà il fine pena per lo zio di Sarah Scazzi avendo scontato già 8 anni di detenzione, meno 400 giorni per buona condotta, per la soppressione del cadavere della nipote gettato da lui in un pozzo ad Avetrana, in contrada Mosca. Lo conferma il suo avvocato, Luca Latanza: “Verso la fine di febbraio Misseri sarà di nuovo un uomo libero”.
Misseri, che ha ritrattato più volte la versione dei fatti, secondo gli investigatori sarebbe entrato in azione dopo la morte della nipote, di cui scontano ancora oggi la moglie e la figlia, Cosima e Sabrina, condannate all’ergastolo. Secondo i giudici, l’uomo sarebbe stato chiamato dalle donne di casa per sbarazzarsi del corpo della quindicenne, compito che Misseri avrebbe portato a termine caricando in macchina il corpo di Sarah per poi scaraventarlo in quella cisterna in campagna. Segreto tenuto da Misseri per giorni, per poi confessare e ritrattare tutto. Il contadino, che compirà 70 anni a marzo, si è sempre addossato le colpe confessando in un lungo interrogatorio anche di aver violentato la nipote. I giudici non gli credettero. A scatenare il delitto, secondo le sentenze, furono rivalità sentimentali e dissapori tra Sarah e Sabrina.
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