BARI – È bianca, pesa 3 chili e 400 grammi ed è in buona salute. Maria Grazia: vorrebbe chiamarla così don Antonio Ruccia, il parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Poggiofranco che nelle scorse ore è intervenuto per prelevare dalla culla termica posizionata all’esterno della sua parrocchia, la piccola con tutina verde, smanicato rosa e cappellino, che è stata lì lasciata, da qualcuno che ha cercato di non farsi notare. Questo episodio è il terzo da quando il servizio, in collaborazione con il reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari, è stato attivato nel 2016. Il primo caso proprio in quell’anno, poi nel luglio del 2020 quando fu lasciato un maschietto. Ora, a distanza di tre anni, ecco Maria Grazia. Nessun bigliettino e nessun cambio con lei.
Il parroco ha subito sporto denuncia ai carabinieri che adesso dovranno capire chi possa aver lasciato la bambina ma soprattutto perché. Prima però, l’intervento dei sanitari del 118 che hanno preso in carico la piccola e portata nel reparto diretto dal neonatologo Nicola Laforgia.
La culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista è l’unica nel capoluogo. Storicamente, fino al periodo post bellico, questo tipo di servizio veniva affidato ai befotrofi diretti dalle suore. Qui, sulla porta d’ingresso, veniva installa, nella parte basse, la cosiddetta “ruota” per abbandonare i piccoli e affidarli alla pietas cristiana. La culla termica ne è la versione moderna. Adesso il caso sarà preso in carico dal Tribunale per i Minorenni e dagli assistenti sociali del comune di Bari.
(La piccola Maria Grazia dalla pagina Ig del Policlinico di Bari)
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