BARI – È stata abbandonata nella notte un bambina nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Poggiofranco. Il parroco, don Antonio Ruccia, dopo tre anni dall’ultimo abbandono, è tornato a prendersi cura della piccola lasciata qualche ora fa. La neonata sta bene e al momento le sue condizioni non destano preoccupazioni.
La culla termica è un servizio posto all’esterno della parrocchia per fare in modo che le mamme o i genitori che non vogliono tenere o riconoscere i propri figli appena nati, possano lasciarli in una struttura protetta. Il piccolo starebbe bene e sarebbe stato consegnato dei medici di Neonatologia del Policlinico di Bari dove il servizio è collegato. Don Antonio ha presentato denuncia ai carabinieri.
Storicamente, fino a inizio Novecento, questo tipo di culla termica, veniva chiamata “ruota” e si trovata all’esterno dei conventi dove le suore accudivano i bambini abbandonati. Il primo caso di utilizzo della culla termica della parrocchia San Giovanni Battista risale al 2016. Poi nel luglio del 2020.
potrebbe interessarti anche
Campagna olearia, operazione dei cc baresi contro il lavoro sommerso
Sanità, Sbrollini: “Attività fisica diventa un farmaco”
AdP con Aeroporti 2030: sinergia all’insegna di innovazione e sostenibilità
Bari: Ernest Verner, al parco Rossani 15 nuovi alberi con targhe ricordo
“Decaro eleggibile”, respinto ricorso di commerciante barese
Sanità, UGL Salute: “Serve impegno comune per rilanciare il settore”