Il gup del Tribunale di Bari, Ilaria Casu, ha assolto con formula piena l’ingegnere Domingo Sylos Labini e l’architetto Luigi Mirizzi dalle accuse di concorso in falso ideologico e truffa aggravata, nella vicenda relativa alle cosiddette ‘plafoniere d’oro’ per la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia. I fatti sono relativi al 2018 ed al 2019 durante la realizzazione della nuova sede a Bari. L’accusa contestava che il prezzo delle plafoniere sarebbe stato gonfiato aggiungendo costi aggiuntivi non dovuti (il 5% sul nolo e il 3% sul trasporto) a fronte di un prezzo iniziale per plafoniera di 637 euro e senza che ci fosse un’indagine di mercato. Il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione dal reato di falso e la condanna al minimo della pena per la truffa, ma il gup ha accolto la tesi difensiva degli imputati, rappresentata dai legali Tommaso Barile e Stefano Starita, e ha disposto l’assoluzione per Labini e Mirizzi da ogni accusa.
Laricchia: ‘Dopo la denuncia, la Regione ha risparmiato sulle plafoniere” – “La sentenza di assoluzione dei due responsabili dei lavori per la nuova sede del Consiglio regionale, in attesa delle motivazioni, segnala che il giudice non ha ritenuto sussistenti elementi di responsabilità a carico degli imputati. Questo non significa che il fatto, ovvero l’aumento del costo delle plafoniere, fosse insussistente, tanto che dopo la mia denuncia il prezzo delle stesse è stato riportato al reale valore di mercato”. Lo dichiara la consigliera regionale del M5s Puglia, Antonella Laricchia, che aveva fatto partire l’inchiesta sulle cosiddette plafoniere d’oro attraverso una denuncia. “La stessa Regione – aggiunge – su incarico di Emiliano si è costituita parte civile nei confronti delle stesse persone cui il presidente ha ora fatto i complimenti per l’assoluzione. Nel 2018 ho presentato l’esposto ad Anac e Corte dei Conti per chiedere di fare chiarezza sulle spese per le plafoniere e altri materiali, e solo grazie a quell’esposto è stato evitato un possibile danno erariale di oltre 600mila euro, perché le plafoniere sono state pagate per il reale valore di mercato e non 637 euro al pezzo. Ho fatto risparmiare 300.000 euro di soldi pubblici e questa per me è la cosa più importante”.
Emiliano: “Sapevo non ci fosse nulla di illecito” – “Esprimo la mia soddisfazione per la assoluzione con formula piena dell’Ingegnere Domingo Sylos Labini e dell’Architetto Luigi Mirizzi da ogni accusa relativa alle cosiddette ‘plafoniere d’oro’ della nuova sede del Consiglio regionale. Dopo anni di sofferenze e di ingiusta compromissione della loro immagine professionale e personale, la magistratura ha restituito ai due professionisti l’onore e la serenità”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Avendo personalmente rivisto ogni loro atto – dice – sapevo che nulla di illecito o dannoso era accaduto. Mi dispiace che l’ingegnere Antonio Pulli sia deceduto prima di vedere questa giornata e senza ottenere in vita la giustizia cui aveva diritto. Questa vicenda, nata da una denuncia di una consigliera regionale che riteneva in questo modo di aver scoperto chissà quale malaffare, a costo di ledere anche l’immagine della Regione Puglia accusata di non avere adeguatamente vigilato, insegna la necessità di non strumentalizzare a fini politici la normale dinamica delle procedure e di evitare, prima delle sentenze, di ritenere la colpevolezza di persone che hanno realizzato in pochi anni un’opera pubblica che ha ridato dignità all’assemblea regionale della Puglia, e consentito il risparmio di decine di milioni di euro di fitti passivi, realizzando una sede istituzionale a basso consumo energetico che ha diminuito in modo significativo le emissioni di CO2”.
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