BRINDISI – E’ quello il pozzo in cui furono gettati i resti di Salvatore Cairo, l’imprenditore scomparso il 6 maggio 2000 a Brindisi: nel pomeriggio di mercoledì 20 dicembre, i vigili del fuoco hanno recuperato frammenti di ossa (costole, una parte del bacino) e un paio di scarpe, probabilmente appartenenti alla vittima. All’imboccatura del pozzo situato in un casolare diroccato nelle campagne della zona industriale di Brindisi, in mattinata, era stato Enrico Morleo, accusato dell’omicidio, a condurre l’intera Corte d’Assise, il pm Milto De Nozza e la polizia. In un primo momento sul fondo non era stato trovato nulla, ma nelle ore successive dragando il fondo, i vigili del fuoco hanno rinvenuto le ossa. L’attività di monitoraggio prosegue.
https://youtu.be/FXvhkcq_lz0?si=dQJ3UwX6455vsE8W
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