Grazie al lavoro della Regione e di Asset (Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio) è stato possibile prima candidare e poi assegnare a Taranto i XX Giochi del Mediterraneo.
“Il ruolo dei due enti – spiega il commissario straordinario di Asset, gen. Salvatore Refolo – è stato fondamentale anche per arrivare al sì del Comitato internazionale, con la conferma di un masterplan che nei fatti era quello già predisposto da Asset. Senza quel lavoro e quella progettazione, fondamentali per la candidatura e i successivi step, sarebbe stato impossibile arrivare a qualsiasi risultato. L’avanzamento progettuale e organizzativo cui è giunto Asset, quello dei progetti PFTE e delle procedure autorizzative, è il punto più alto raggiungibile senza l’effettiva disponibilità dei finanziamenti statali che erano stati accordati per legge”.
“Rimaniamo, in accordo con la Regione, a disposizione del Comitato organizzatore e del Comune di Taranto per ogni altra necessità di tipo progettuale e programmatico, nel segno di una doverosa collaborazione istituzionale”, aggiunge il commissario Refolo.
La candidatura affonda infatti le radici nel Piano strategico regionale Taranto futuro prossimo, voluto dalla Regione e redatto nel 2019 dall’ASSET con una nuova visione di sviluppo socio-economico e culturale della Città dei due mari.
Una visione declinata sui capisaldi della green e blue economy, e sul fondamentale obiettivo di valorizzare l’identità di Taranto, impostandone la transizione avviata attraverso i numerosi progetti infrastrutturali e strategici in corso, per rigenerare la città e dotarla di servizi e dotazioni moderne e accoglienti
Taranto è poi risultata la città assegnataria dei XX Giochi del Mediterraneo proprio sulla base del Dossier di candidatura predisposto da Asset, presentato al Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIJM) e da questo approvato nell’agosto 2019.
In quella occasione è stato sottoscritto dal Comune di Taranto il contratto con il CIJM, con la garanzia della Regione Puglia e del CONI e l’impegno del Governo a sostenere economicamente la manifestazione internazionale, all’insegna dell’intrinseca collaborazione fra le istituzioni per raggiungere l’obiettivo e consentire alla città di Taranto di rappresentare al meglio l’Italia.
Dal momento dell’assegnazione, per oltre tre anni, la Regione Puglia con il Comune di Taranto ha lavorato intensamente e, nonostante molte difficoltà di tipo generale intercorse (pandemia, crisi energetica ed effetti della guerra in Ucraina, ecc..) moltissimo è stato sviluppato dal punto di vista organizzativo e sportivo, per la comunicazione e la promozione dell’evento nonché per il coinvolgimento delle Federazioni sportive nazionali e locali e il reclutamento di centinaia di volontari con cui sono stati organizzati finora oltre 20 eventi sportivi e culturali, di cui 6 internazionali. E altri sono previsti nei prossimi anni.
L’Asset ha redatto, nell’ambito del Piano strategico per lo sviluppo ecosostenibile di Taranto, anche il piano generale di candidatura, il Masterplan complessivo per lo svolgimento dei XX Giochi del Mediterraneo nonché tutti gli studi preliminari per l’adeguamento di tutti gli impianti sportivi compresi nel programma.
L’Asset ha fornito supporto tecnico a tutti Comuni coinvolti nel Masterplan. In particolare, per il Comune di Taranto si è occupata dei 4 progetti più rappresentativi per i Giochi: lo Stadio del nuoto, il Centro nautico e le due Palestre Polifunzionali nei quartieri Salinella e Paolo VI.
Per lo Stadio del Nuoto, l’Asset ha fornito supporto tecnico amministrativo al Comune di Taranto e al Comitato organizzatore a partire dalla redazione del DIP (Documento di indirizzo alla progettazione) attraverso l’esecuzione di rilievi, analisi e indagini geognostiche e archeologiche; alla redazione del bando di concorso di progettazione internazionale a cui hanno partecipato 37 studi di architettura dall’Italia e dall’estero, aggiudicato, poi, al raggruppamento con capogruppo lo studio MDU Architetti di Prato; al supporto per la redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) mediante l’esecuzione diretta di indagini geognostiche e studi a carattere botanico-vegetazionale, paesaggistico e archeologico, e del supporto alla predisposizione della documentazione necessaria per l’acquisizione del parere CONI nell’ambito della conferenza di servizi indetta dal Comune di Taranto. Recentemente la Regione ha dato via libera ai permessi per la struttura dal punto di vista paesaggistico.
Per il Centro nautico l’Asset si è occupata di redigere il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) predisponendo anche tutte le attività preliminari (rilievi topografici, indagini geognostiche e strutturali) insieme al supporto (riscontro ai pareri e richieste di integrazioni) nell’ambito della conferenza di servizi indetta dal Comune di Taranto.
Per quanto riguarda le due palestre polifunzionali nei quartieri Salinella e Paolo VI, l’Asset si è occupata di redigere i relativi Progetti di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) insieme al supporto (riscontro ai pareri e richieste di integrazioni) nell’ambito della conferenza di servizi indetta dal Comune di Taranto.
Tutta la rilevante mole di progetti e di elaborazioni tecniche, grafiche e amministrative svolte da ASSET in favore del Comune di Taranto e del Comitato Taranto 2026, è stata sviluppata con risorse (economiche, professionali e strumentali) messe a disposizione da Asset e dalla Regione Puglia, principalmente attraverso l’impiego del personale del TaLab (Laboratorio urbano per Taranto) appositamente costituito per l’attuazione del Piano Strategico “Taranto Futuro Prossimo”.
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