Le multe comminate ai club dal giudice sportivo dopo le gare della 17a Giornata del Girone C della Serie C.
1.000 euro di multa all’Avellino e chiusura della Curva Sud per un turno – perché i tifosi dell’Avellino hanno lanciato diversi petardi e bengala durante la partita, causando ritardi nell’inizio e nella ripresa del gioco. Questi comportamenti hanno danneggiato il campo e i pannelli pubblicitari. Inoltre, hanno esposto uno striscione con un QR-CODE che scaricava immagini offensive verso i tifosi avversari e danneggiato seggiolini alla fine del match. Le azioni sono state considerate gravi e pericolose per l’incolumità pubblica, portando alla sospensione della partita per diversi minuti. Di conseguenza, la Società Avellino è stata multata e obbligata a giocare una partita casalinga senza pubblico nella Curva Sud, con un’ammenda di 1000 euro.
2.000 euro al Messina – A) Per avere la quasi totalità (90%) dei suoi sostenitori, posizionati nel Settore Curva, eseguire quanto segue: 1. Durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo, intonare cori offensivi e insultanti contro i tifosi avversari, causando offese, denigrazioni o insulti legati all’origine territoriale, ripetuti per quattro volte; 2. Al trentesimo minuto del secondo tempo, intonare cori offensivi e insultanti contro i tifosi avversari, conformemente ai principi stabiliti dalla CGF nelle decisioni pubblicate nel CU 179/CGF (2013/2014), come qualificati come insulti grossolani e di cattivo gusto, ma non idonei a costituire comportamenti discriminatori, ripetuti per tre volte. B) Per avere alcuni dei suoi sostenitori, al termine della partita, vicino all’entrata ai spogliatoi: Sputato almeno dieci volte sui calciatori della squadra avversaria e sull’arbitro e, contemporaneamente, lanciato un contenitore di plastica cilindrico sul campo di gioco senza colpire nessuno. C) Per non aver garantito l’erogazione di acqua calda negli spogliatoi dopo la partita.
2.000 euro al Benevento – A) per atti contrari alle norme sull’ordine e la sicurezza, nonché per azioni violente commesse dai suoi sostenitori posizionati nella Settore Curva Sud, che hanno rappresentato un pericolo per la sicurezza pubblica. Questi fatti includono il lancio, al primo e al sessantanovesimo minuto della partita, di due fumogeni nel terreno di gioco e, al primo e al terzo minuto della partita, di due petardi ad alta potenza, senza conseguenze dannose. B) per aver esposto, i suoi sostenitori, tra il venticinquesimo e il ventottesimo minuto del secondo tempo, due striscioni (il primo di circa 8 metri e il secondo di circa 12 metri) contenenti frasi offensive e insultanti verso i tifosi avversari, le quali hanno comportato offese, denigrazione o insulti basati sull’origine territoriale.
1.500 euro al Taranto – per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica. Per aver lanciato al 3° minuto della gara un fuoco d’artificio sul terreno di gioco così determinando, con tale condotta, la sospensione della gara da parte dell’Arbitro per circa 30 secondi in quanto il petardo causava una problematica ad un calciatore che necessitava dell’intervento dello staff medico. Per aver lanciato al 7° e 29° minuto due fuochi d’artificio nel recinto di gioco e per avere i suoi sostenitori intonato un coro contro le Forze dell’Ordine ripetuto per due volte.
4.00 euro al Latina – A) La quasi totalità (90%) dei suoi sostenitori, posizionati nella Curva Nord, al 5° minuto del primo tempo, ha intonato un coro offensivo e insultante contro i tifosi avversari che, in modo diretto o indiretto, hanno provocato offese, denigrazione o insulti basati sull’origine territoriale, ripetuto per cinque volte. B) I suoi sostenitori, nella Curva Nord, hanno esposto uno striscione non autorizzato (dimensioni circa 5 metri) con una frase provocatoria rivolta ai tifosi della squadra avversaria.
200 euro al Picerno – per avere uno dei suoi sostenitori, posizionato nel Settore Distinti, al 43° minuto del secondo tempo, proferito frasi offensive nei confronti dei componenti della Procura Federale e del Commissario di Campo, ripetute per tre minuti nonostante l’intervento dello SLO della società.
150 euro al Monterosi – avere causato il ritardo dell’inizio della gara di un minuto e 30 a causa dell’uscita ritardata dagli spogliatoi di uno dei suoi tesserati.
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