TARANTO – Un colpo di pistola che colpisce per sbaglio la gamba del padre e lo uccide.
Sarebbe questa la reale dinamica dell’omicidio di Antonio D’Angela, l’agricoltore sanmarzanese di 60 anni morto lo scorso 7 dicembre.
La nuova ricostruzione degli inquirenti ha portato allo stato di fermo per il figlio della vittima, il 27enne Angelo D’Angela. La vicenda sarebbe sfociata in tragedia nel corso di una discussione tra i D’Angela, padre e figlio, ed altre persone con le quali stavano litigando nell’agro di San Marzano.
Angelo D’Angela al culmine dell’alterco avrebbe estratto l’arma da fuoco e premuto il grilletto: il proiettile, però, avrebbe colpito la gamba del padre, che si trovava al suo fianco, recidendo l’arteria femorale e causandone la morte.
Già da diverse ore si aveva l’impressione che i Carabinieri della Compagnia di Manduria avessero trovato il bandolo della matassa: in manette anche un presunto complice, il 42enne Massimiliano Papari. Si resta in attesa delle decisioni del pm.
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