«È uno spettacolo turpe quello che ha messo in piedi il Governo sul Reddito di Cittadinanza sin dal primo giorno. Soltanto sterile propaganda politica volta a fomentare un odio sociale verso la parte più fragile della popolazione italiana, che grazie alla misura di sostegno alla povertà introdotta dal M5S aveva ritrovato la dignità di mettere il piatto a tavola”. Mario Turco, vicepresidente del M5S, lo afferma in una nota.
“Ce la ricordiamo tutti la favoletta del RdC come prima causa di disoccupazione al mondo; così come ricordiamo le promesse sulla formazione professionale obbligatoria. Peccato che non sia andata così! Il Governo, con la solita mancanza di responsabilità, sembra aver sciolto le briglie alle sue promesse: il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) non è stato ancora aggiornato, e iniziano a piovere i ricorsi contro l’Inps da parte di tutti coloro che, considerati “occupabili”, avrebbero dovuto godere dell’Assegno di Inclusione dietro la frequenza dei corsi”, aggiunge Turco.
”Il caos danneggia sia la filiera della formazione professionale, con enti che iniziano a correre ai ripari paventando azioni legali, che i tantissimi cittadini lasciati senza un soldo in tasca: ad oggi avrebbero già dovuto percepire 350 euro, ma tutto tace. Era questo il piano del Governo Meloni per risolvere il mismatch, la povertà e la marginalità sociale in un solo colpo? Farebbe bene il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a riferire in Parlamento le avventure di Palazzo Chigi in merito al futuro di tutte queste persone letteralmente abbandonate dallo Stato. Il MoVimento 5 Stelle non ha mai permesso e mai permetterà questa mattanza dei diritti fondamentali come quello al lavoro e a condurre un’esistenza libera e dignitosa e sarebbe ora che Giorgia Meloni tornasse a rispettare la Costituzione», conclude il senatore Mario Turco.
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