BARI – Non proprio una spudorata autobiografia ma lo diventa narrando cronache tragicomiche di avventure culturali vissute e combattute in prima persona anche “dietro le quinte” affollate da grandi talenti del cinema, del teatro, della televisione e da meno grandi esponenti della politica e della burocrazia. Si Intitola “Per chi suona la cultura – Avventure tragicomiche di un organizzatore”, il nuovo volume del direttore artistico del Bifest, Felice Laudadio che torna a scrivere per raccontare tutto ciò che c’è dietro l’organizzazione di una kermesse. Un vero e proprio viaggio compiuto in quarantacinque anni da Laudadio attraversando il percorso di una dozzina di esperienze vissute fra enti e eventi, incluse storiche istituzioni del cinema pubblico del nostro Paese e soprattutto alcuni dei più importanti festival cinematografici italiani.
Laudadio, infatti, è stato anche numero uno del festival del Cinema di Venezia per poi passare alla direzione della primissima Apulia Film Commission e successivamente del Bari International Film & Tv Festival giunto quest’anno alla 14esima edizione. Una edizione che – a quanto dichiarato dallo stesso Laudadio alla fine della scorsa edizione – sarebbe in forse proprio per una grave carenza di fondi disponibili.
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