Tre sconfitte e due pareggi. Questo lo score delle ultime cinque uscite del Fasano, che contro il Nardò ha perso 3-2 in casa propria, chiudendo nel peggiore dei modi un novembre se non altro deludente per il club che tanto bene aveva fatto fino alla trasferta di Palma Campania dello scorso 28 ottobre. Alla vigilia del derby con il Casarano, i biancazzurri della Selva erano primi in classifica, e contro i salentini strapparono un punto di platino in zona Cesarini. Dal 4-1 di Gravina in poi, la formazione di Luca Tiozzo è un po’ diventata vittima di sé stessa, e tra Martina, Altamura e Nardò ha raccolto un solo punto. Di sicuro il calendario in salita non avrà aiutato, ed è per questo che i prossimi quattro incontri diventeranno cruciali per comprendere le intenzioni di questo Fasano. Entro Natale si giocherà infatti con Angri, Santa Maria, Barletta e Paganese. Quattro avversari sì insidiosi, ma contestualmente alla portata di una squadra che ha dimostrato per lunghi tratti di essere un po’ la sorpresa del raggruppamento H.
In attesa che si intervenga in maniera concreta sul mercato, bisognerà tornare a far punti contro una squadra che prima di domenica scorsa era reduce da una striscia negativa infinita. L’Angri di Nello Di Costanzo, prima di aggiudicarsi il pirotecnico derby con il Santa Maria, era reduce da quattro sconfitte consecutive e da un digiuno di successi lungo sei turni. Si giocherà in trasferta, in quella che possiamo considerare un po’ la comfort zone del Fasano di Luca Tiozzo, che ha raccolto lontano dal Curlo ben 12 dei 20 punti totalizzati fino ad ora in campionato. L’ultima gioia, non a caso, è arrivata fuori casa. La classifica dice che se il campionato finisse oggi il Fasano sarebbe fuori dalla zona playoff, ma il calendario (da qui a fine 2023) potrebbe sorridere al club del presidente D’Amico.
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