Storie che si intrecciano, cammini che si incrociano, punti importantissimi in palio. Il Bari va a far visita al Lecco di Di Nunno e Fracchiolla in una giornata, la quindicesima, che potrà significare molto per il futuro di entrambe. I biancorossi vogliono riavvicinarsi ai playoff, distante adesso quattro punti, i padroni di casa provare ad uscire dalla zona playout dopo il pareggio conquistato nel derby contro il Como nel recupero del martedì. Al timone della società della città famosa per il legame con “I promessi sposi” due pugliesi, il proprietario Paolo Di Nunno e il direttore sportivo Domenico Fracchiolla. Di Nunno aveva provato a prendersi il Bari nel 2018, dopo aver rilevato il Lecco dal fallimento l’anno prima. Due anni per salire dalla D alla C, poi quattro per arrivare fino in B dove quest’anno la squadra sta lottando per salvarsi. Carattere esuberante e nessun pelo sulla lingua per un dirigente atipico, protagonista di una lunga battaglia in estate per tutelare quella Serie B conquistata sul campo. A costruire la squadra Domenico Fracchiolla, dirigente che ha portato in riva al lago gli esperti Novakovich, Crociata e Ionita a dar manforte al gruppo che aveva conquistato la cadetteria. Il Bari ci arriva reduce da sei reti prese contro Feralpisalò e Venezia e una difesa che da certezza sta diventando uno dei punti deboli. I meccanismi della retroguardia a tre non sono ancora perfetti e il Bari ha offerto le due peggiori prestazioni nelle ultime gare. Pucino per fortuna ha recuperato e sarà regolarmente a disposizione come Nasti e Koutsoupias mentre Diaw e Brenno non hanno svolto allenamenti regolari con i loro compagni di squadra dall’inizio della settimana. Se l’ex Monza non dovesse farcela ci potrebbe essere spazio per il 4-3-3 o il 4-2-3-1.
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