BARI – Tra la famiglia De Laurentiis e i tifosi del Bari la rottura che si è creata sembra insanabile. La sconfitta incassata dai biancorossi in casa contro il lanciatissimo Venezia ha riaperto ferite che questa volta i sostenitori biancorossi hanno voluto mostrare al patron Luigi. Quello che è successo in tribuna ormai è noto a tutti, ma nelle scorse ore il figlio di Aurelio ha voluto spiegare la sua posizione, come al solito non attraverso una conferenza stampa, ma tramite i suoi canali social. Seppur sottolineando che il momento è stato concitato con qualche tifoso presente, smentisce categoricamente di aver insultato la tifoseria. Il problema è che ormai nessuno gli crede più, non solo perché le immagini e il labiale non lasciano spazio all’interpretazione, ma anche perché la tifoseria barese non sopporta più questa proprietà che dimostra con i fatti di pensare più al Napoli che al Bari e che anzi considera il Bari come la gallina dalle uova d’oro che assicura lauti incassi (anche col Venezia nonostante pioggia e freddo e dopo il pareggio di Piacenza c’erano più di 16.000 spettatori come in nessun altro campo di serie B e in molti di Serie A), sponsorizzazioni e pubblicità. Ora il vaso si è rotto anche perché nel calcio non si può vivere di rendita e quella frase senza di noi voi non sareste qui, non fa neanche arrabbiare, ma semplicemente sorridere, perché il concetto potrebbe valere anche al contrario. Senza il Bari e i baresi Luigi De Laurentiis non sarebbe presidente e poi chi ci dice che con un’altra proprietà il Bari a quest’ora non sarebbe già in serie A?
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