Taranto non avrà più lo stadio del nuoto per i Giochi del Mediterraneo. Dopo la riunione nelle scorse ore tra il Commissario Massimo Ferrarese e la delegazione del Comune di Taranto, composta dal sindaco Melucci e dai tecnici incaricati, è stato appurato che non esiste ancora il PTF, ovvero il progetto di fattibilità tecnica ed economica, indispensabile per ipotizzare la realizzazione del nuovo impianto entro la primavera del 2026. Entro fine ottobre la Conferenza di servizi avrebbe dovuto dare il suo parere per avviare il bando di gara e quindi il via libera alla realizzazione dei lavori.
Non ci sono più i tempi, per preparare e validare un PTF occorrono 4 mesi, ed è ormai troppo tardi, pertanto addio a quella che veniva indicata come la novità strutturale più importante da costruire nel capoluogo ionico.
SALVARE IL SALVABILE
Ora si cerca di correre ai ripari, a tal proposito Ferrarese sarà lunedì a Roma per incontrare i rappresentanti del Coni e della FIN (Federazione Italiana Nuoto) allo scopo di individuare soluzioni alternative, per evitare che le discipline dello sport acquatico siano escluse dall’edizione tarantina dei Giochi del Mediterraneo, impresa ardua, ma non impossibile.
QUESTIONE STADIO IACOVONE
Tutto fermo anche per la seconda più importante struttura prevista per i “Giochi”, lo stadio Erasmo Iacovone. Situazione però meno grave poiché l’impianto è già esistente e in buone condizioni strutturali, necessita però di un’importante ristrutturazione.
L’idea è quella di demolire e ricostruire solo l’anello inferiore, per garantire una capienza di circa 22.000 spettatori, per poi provvedere ad un radicale rifacimento dei servizi e degli impianti in maniera da renderlo moderno e accogliente, come accaduto nel 2009 a Pescara per lo stadio “Adriatico”.
Anche in questo caso ci sarebbe una dolorosa rinuncia, sempre legata ai tempi, la copertura dei settori dove attualmente non c’è, ovvero: gradinata e le due curve.
https://youtu.be/_3pxfE0wzc0?si=qEmk0NjzEkYyGuew
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