Venticinque persone, tra capi e membri, del clan Cipriano di Bitonto (Bari) sono state condannate a pene comprese tra i 18 anni e sei mesi e un anno e quattro mesi di reclusione dalla gup di Bari Antonella Cafagna.
Gli imputati avevano scelto di essere giudicati con rito abbreviato e rispondono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, porto e detenzione di armi, detenzione di droga ai fini di spaccio, estorsione e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Ad alcuni è stata riconosciuta l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.
La pena più severa è stata inflitta al 36enne Francesco Colasuonno che, insieme al 34enne Giuseppe Pastoressa (condannato a 18 anni), è stato riconosciuto colpevole di aver “diretto e organizzato” l’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nei comuni di Bitonto, Palo del Colle e in altre zone del nord Barese. A 14 anni di reclusione è stato condannato il 35enne Rocco Mena, uno dei “preposti” alle piazze di spaccio nel centro storico di Bitonto.
L’indagine “Porta Robustina”, che portò agli arresti nel 2022 e alle condanne di oggi, lunedì 20 novembre, iniziò dopo le reciproche aggressioni a mano armata tra il gruppo Colasuonno-Cipriano e quello riconducibile a Domenico Conte per la gestione dello spaccio nel centro storico di Bitonto. In particolare, nel corso di un conflitto a fuoco tra membri dei gruppi rivali, il 30 dicembre 2017 fu uccisa per errore Anna Rosa Tarantino, sarta di 84 anni.
LE CONDANNE: La gup ha condannato a 11 anni e 8 mesi Michele Rizzo (50 anni), a 11 anni Vito Rizzi (31 anni) e a 10 anni e 8 mesi di reclusione Giovanni Centrone (29 anni) e Ottavio Di Cillo (43 anni). Condannato a 10 anni e 4 mesi Bruno Schiraldi (33 anni), a 10 anni il 26enne Michele Pasquale, il 47enne Arcangelo Zamparino, il 40enne Biagio Antifora e il 32enne Vito Mercurio. Pene leggermente inferiori per il 38enne Felice Mongelli (9 anni e 8 mesi), mentre a 9 anni di reclusione sono stati condannati Francesco Colasuonno (32 anni), Roberto Lovero (33 anni), Biagio Papaleo (39 anni), Giorgio Costa (33 anni), Damiano Cataldi (45 anni). La condanna a sei anni di reclusione è stata inflitta a Francesco Ruggiero (45 anni), a 4 anni e 4 mesi per Carlo Antonelli (34 anni) e a 2 anni e 4 mesi per Giuseppe Casadibari (26 anni). Un anno e quattro mesi per Benito Ruggiero (33 anni), Martire Antonio Sblendorio (26 anni), Christian Leccese (34 anni) e Francesco Vulpis (27 anni).
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