FRANCAVILLA FONTANA – Secondo l’accusa, aveva preso il “posto” di Paolo Stasi, il 19enne ammazzato il 9 novembre 2022 sull’uscio della sua abitazione, nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti che fece da sfondo all’omicidio. Per questo, in abbreviato, il 32enne di Francavilla Fontana Pasquale Moldavio, a margine dell’udienza preliminare, è stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione dal Gup del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore. Il giudice ha riconosciuto al giovane le aggravanti generiche. L’avvocato Michele Fino, contattato da Antenna Sud, preannuncia sin da subito un “forte ricorso” in Appello. Rinviati a giudizio, invece, gli altri sei imputati coinvolti nell’inchiesta: tra questi, il presunto killer Luigi Borracino, 18 anni, difeso dall’avvocato Maurizio Campanino, minore all’epoca dei fatti e che, in questa sede, risponde solo dei reati legati alla droga, e il 22enne Cristian Candita, accusato dell’omicidio volontario in concorso aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.
Omicidio Stasi e spaccio di droga, 17 gennaio in Corte d’assise
Alla sbarra, anche la madre della vittima, la 53enne Annunziata D’Errico che, nel procedimento, oltre a rispondere dello spaccio è anche parte civile insieme al marito e alla figlia, persone offese. La donna è difesa dall’avvocato Francesco Monopoli, mentre a tutelare gli interessi della famiglia Stasi è l’avvocato Domenico Attanasi. Il Gup, come detto, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza anche per Marirosa Mascia di 25, Sara Canovari di 21 ed il 40enne Cosimo Candita. Stralciata la posizione del 25enne Giovanni Di Cesaria: tutti gli atti, per via di un difetto di notifica, sono stati reinvitati al pubblico ministero. Tutti a processo in Corte d’assise il prossimo 17 gennaio. Borracino, che ha confessato dal carcere l’omicidio di via Occhibianchi, sarà giudicato per quel reato dal tribunale dei minorenni di Lecce. L’udienza è fissata per il prossimo aprile.
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